Il titolo non deve fuorviare, non siamo a favore della geoingegneria, ma vogliamo collaborare per smontare il castello di carte attraverso azioni possibilmente intelligenti.
A parlare di scie chimiche in modo esplicito quando si ha a che fare con le istituzioni ci si scontra inevitabilmente con il classico muro di gomma, per non parlare poi di confutazioni “scientifiche” da parte di ricercatori pagati dagli ignari contribuenti.
Visto la conclamata difficoltà nell’ottenere una risposta convincente occorre sviare l’ostacolo giocando in modo indiretto.
Consigliamo di leggere prima l’articolo in questione che racconta di come si viene trattati richiedendo esplicitamente risposte sulle dispersioni da parte dei velivoli; con questo chiunque si senta libero di telefonare richiedendo spiegazioni agli Enti preposti in quanto è nostro sacrosanto diritto venire messi a conoscenza di qualsivoglia anomalia appaia in cielo.
Data l’esperienza passata dal protagonista del racconto poc’anzi accennato, riportiamo come invece è stato affrontato il problema, con il quale si è ottenuto un risvolto positivo.
In uno di questi giorni sono stati chiamati i numeri dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) a cominciare dal numero verde. La interlocutrice, dopo avere appreso la tendenziosa richiesta inerente ad un traffico aereo anomalo, risponde stizzita che loro non si occupano di queste problematiche e di dirigersi verso alla sede centrale di Roma. Il nostro protagonista richiede chiarimenti ma lei rimarca che loro non si occupano di altri problemi se non quelli inerenti il problema sul singolo volo: overbooking, cancellazioni, rimborsi… Bene, ma almeno poteva reagire con più gentilezza. Chissà, magari riceve giornalmente richieste su “fantasiose” dispersioni chilometriche.
La saga telefonica continua con il contatto presso la sede centrale ENAC di Roma dove viene richiesta la mappatura delle aerovie di zona. “Dovete telefonare all’area di competenza… Deve sentire la direzione aeroportuale NordOvest… Sede a Genova…”
Ed ecco squillare il telefono in quel di Genova:
“Guardi, qui è l’aeroporto di Genova…”
“Sì, certo, il vostro numero me lo ha dato l’ENAC di Roma”
“Eh, lo so ma per quella richiesta deve telefonare all’aeroporto di Torino…”
Che dire, facciamo la conoscenza dell’aeroporto di Torino attraverso il numero riferito dall’affidabile servizio dell’aeroporto di Genova. Se non si conoscono tra di loro…
“Pronto, è l’aeroporto di Torino?”
“No, qui è l’ENAC di Torino”
Ma non si conoscono? Mah… :^O
“Deve telefonare all’ENAV…” è la risposta più esaustiva che si è riusciti ad ottenere.
L’ENAV è l’Ente Nazionale Assistenza al Volo ed anche lì è suonato il telefono:
“Pronto, è l’ENAV?”
“No, è la stazione meteo”
Come, la stazione meteo!!! :^0 :^( :^O
Alla fine il “consiglio” che l’operatore ha fornito è stato quello di rivolgersi alla Questura locale e richiedere, tramite loro, di avere le mappe del passaggio aereo di zona nel giorno specifico.
Senza perdersi d’animo il nostro si rivolge diligentemente alla Questura e, un poco imbarazzato, riferisce i dettagli all’ufficiale di polizia il quale cade dalle nuvole (è il caso di dirlo visto l’ambito).
“Non saprei come aiutarla, guardi”
“Mah, a me interessa ottenere dall’Ente preposto al traffico aereo la mappatura del passaggio degli aerei sulla nostra zona, visto che, da una verifica a vista, si può constatare che il traffico aereo è spropositato. E ci sarà un motivo… Mi è stato riferito di rivolgermi a voi da parte di ENAV; io sono perplesso quanto lei ma così mi è stato detto. Se può farmi la cortesia di contattarli come Istituzione vi daranno sicuramente più retta che al sottoscritto”
Bene, la storia per noi ha un lieto fine poiché questa è stata la risposta della Questura:
Gentile sig. —–, in esito alla sua richiesta oralmente esposta nella giornata di giovedì 9 marzo u.s., inerente il traffico aereo e la possibilità di accesso e visione delle aerovie, le comunichiamo che quest’Ufficio non è in possesso di alcuna informazione in merito e che gli unici Enti preposti alla custodia e divulgazione di determinate informazioni sono l’ENAV e l’ENAC. I sopra indicati Enti, interpellati in merito, hanno comunicato che hanno facoltà di mettere a conoscenza gli interessati di quanto descritto, a seguito di richiesta formale da presentare in forma scritta; inoltre hanno comunicato che su internet esistono diversi siti e applicazioni che tracciano in tempo reale le rotte aeree su quasi tutto il territorio nazionale, con una buona approssimazione e comunque sulla scorta di informazioni desunte proprio da quegli Uffici.
Con la scritta in rosso si evince che, per denunciare discrepanze tra quello che ufficialmente transita e quello invece rilevato a vista, è possibile fare affidamento ai software scaricabili dalla rete. Si tratta di Flight Radar 24 o FlightAware, tutti e due disponibili sugli store per il download gratuito. Le versioni sono sia per mobile, sia per PC.
Quindi, chi vuole, può tranquillamente andare a scomodare i vari Enti pubblici sul territorio richiedendo di dare risposte a vista riguardo a questo anomalo traffico. Se poi ci aggiungete la “pillola” che tutti, e dico proprio tutti, rilasciano una lunga, persistente e preoccupante scia…
Per chi volesse collaborare e richiedere informazioni, questi sono i riferimenti:
ENAC numero verde 800 898121
ENAC Sede centrale 06 445961
ENAC Torino 011 5676800
ENAV Torino 011 5676808
DIREZIONE AEROPORTUALE DI GENOVA 010 6512309
A cosa serve tutto questo? Sarà solo una perdita di tempo?
A nostro parere no; prima di tutto scomodiamo coloro che dovrebbero controllare a porsi alcuni dubbi. In secondo luogo aumentiamo la massa critica di individui ancora in grado di porsi delle domande ma soprattutto di farsi sentire, cosa che, a loro come Forze oscure, dà un enorme fastidio in quanto comprendono con ciò che i loro propositi non si stanno proprio concretizzando come vorrebbero, proprio per il fatto che la narcosi non è totale, anzi.