La fine dei contanti e la praticità di un chip sotto pelle

È da tempo ormai che andiamo ad avvisare sulle prossime soluzioni economiche; ma le soluzioni ci sono solo quando si manifestano i problemi :^O

Quello che segue è l’estratto di un’articolo apparso su LaRepubblica.it di oggi, articolo relegato come sempre in un angolo e nella sezione meno attraente, quella “financial”.

A seguire l’estratto:

Nelle grandi città cinesi il principale metodo di pagamento è basato sullo smartphone, grazie ai servizi offerti da WeChat e Alipay.

La fine dei contanti è vicina? Per quanto riguarda le metropoli della Cina, la risposta è sì. E potrebbe trattarsi di uno scenario prossimo anche nel resto del mondo…

In ogni caso, per tutti il modello da seguire arriva dalla Cina, dove lo smartphone ha sostituito non solo i contanti, ma anche le carte di credito. La rivoluzione che ha portato al dominio di Alipay e WeChat, rispettivamente di proprietà di Alibaba e Tencent, è partita tre anni fa. Queste due aziende hanno realizzato il sogno di Zuckerberg, Bezos e soci: permettere ai propri “iscritti” di effettuare pagamenti senza abbandonare i propri social o siti, diventato dei veri e propri “portafogli virtuali” anche per saldare conti da pochi euro. Oggi, in una grande città cinese, dopo aver pranzato il cameriere offre tre opzioni di pagamento: Alipay, WeChat e, solo per ultima, i contanti…

Ad attirare i consumatori verso questo metodo di pagamento “smart” è l’abbattimento dei costi, che può essere sfruttato anche dai piccoli negozianti. E, come succede già per le banche che non a caso stanno soffrendo molto questo tipo di concorrenza*, abbattere i costi significa far scoprire ai consumatori soluzioni alternative, non gravate da pesanti commissioni per movimenti o altro.

*Nota: altra pantomima teatrale per mettere le banche nella luce della compassione; povere banche, già soffrono!

E, udite, udite, qui viene il bello:

impiantarsi-chip
Altre future opzioni ;^)

Se in Italia Apple Pay sembra essere in vantaggio sui concorrenti, c’è già chi, nel resto d’Europa e negli USA, ha fatto un passo avanti rispetto all’utilizzo dello smartphone. È il caso dell’azienda americana Three Square Market, i cui 50 dipendenti hanno accettato di farsi impiantare un chip sottopelle per poter acquistare bibite e merendine dai distributori automatici con la sola imposizione delle mani, anzi del dito.

Oppure dell’azienda svedese Epicenter, dove i dipendenti non usano il chip sottopelle per i pagamenti, ma riescono comunque a sbloccare stampanti e fotocopiatrici. E ovviamente il tema dei pagamenti ad alto contenuto tecnologico è anche al centro di interessanti e innovative idee di investimento, principalmente nei cosiddetti “pure player”.

Fonte: financialounge.repubblica.it

L’obiettivo? Arrivare a sempre meno Esseri umani e sempre più sonnambuli. E con questa agenda stanno letteralmente accelerando; basta leggere su LaVerità del 23 settembre gli articoli seguenti:

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