A cura di Andrea Pilati
Oh, ma che bel periodo. Da ogni parte del mondo milioni di persone gridano “libertà”!; le scuole di pensiero studentesche, i movimenti popolari, le assemblee religiose chiedono a gran voce questa imprescindibile qualità che dovrebbe essere appannaggio di ogni essere umano.
“Liberi, liberi, liberi di scegliere!” gridano per le vie i manifestanti. Ma siamo consapevoli di quello che significa la parola Libertà?
Ecco un esempio di quello che porta la libertà se non ne si comprende il valore, il suo uso, la sua finalità:
Immaginiamo di guardare dall’alto: quello che vediamo è uguale al movimento di cellule impazzite che attaccano le loro simili, ne ostruiscono il passaggio, ne limitano i movimenti. Per la medicina allopatica è la genesi di una malattia autoimmune che spesso porta al tumore.
«Si sa che alcune malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso, provocano infiammazione cronica che predispone allo sviluppo di tumori dei linfociti B, come il linfoma diffuso a grandi cellule B» (Caterina Vitali, ricercatrice)
Fonte: www.huffingtonpost.it
La similitudine è azzeccata tanto che gli studi di sociologia indicano una persona non in linea con il rispetto del vivere civile un “cancro della società”.
Ci servono altri esempi? Ma allora, di quale libertà parliamo? Forse questa?

Ma perché è importante che un dirigente medico di un reparto di ginecologia e ostetrica di un presidio sanitario pubblico non sia obiettore? Perché se in quel presidio sanitario pubblico, com’è il San Camillo-Forlanini, si praticano anche le Interruzioni Volontarie di Gravidanza, l’obiezione di un dirigente medico andrebbe inevitabilmente a configgere con il diritto della donna ad abortire, diritto sancito dalla Legge 194 del 1978. Qualcuno obietterà anche il medico, secondo l’art. 9 della stessa legge, ha il diritto di obiettare. La risposta non è complessa, semplicemente o non fa il ginecologo o non deve essergli permesso di partecipare a bandi per occupare un posto in un reparto dove si deve applicare la 194.
Fonte: popoffquotidiano.it
Ma allora se le dimostranti vogliono essere libere di scegliere perché non può esserlo il ginecologo, che per via di una legge diventa a tutti gli effetti assassino legale? E il bimbo nel grembo è libero di scegliere? Sarà per caso l’egoismo il movente? Dov’è finita la capacità di Sacrificio della donna che per mettere al mondo una nuova Coscienza è disposta a rischiare la propria vita?
E sempre sul tema al femminile vediamo a Roma cosa dimostravano le femministe il 25 novembre nel giorno commemorativo contro la violenza sulle donne (o delle donne su se stesse, dipende dai punti di vista):

A proposito è stato redatto un articolo specifico che trovate QUI
Ummmh… a me tutta ‘sta marcia femminista puzza di Soros. Dopo le Pussy Riot in Russia e le Femen dell’Est, ora abbiamo il revival degli anni ’70. Forse penso male…
Ma allora cos’è la Libertà? Dalle prove che sono state portate si evince che questo tipo di atteggiamento tutto è fuorché espressione di libertà poiché va a cozzare contro quella del prossimo. La Libertà è imprescindibile dalla Disciplina dalla quale deriva. Può sembrare un’ossimoro ma ciò è dovuto al fatto che anche il termine “disciplina” è stato distorto, manipolato e reinserito nelle nostre menti con polarità negativa e relegato per lo più all’ambito militare.
Ma se ritorniamo a guardare la società come un insieme di cellule forse comprendiamo meglio quello che intendo per disciplina e libertà. Un corpo rimane insieme per volontà di coesione delle cellule fino a che la Coscienza ne abbia terminato il suo utilizzo. Le cellule eseguono il compito secondo il loro ruolo e non si sognano di fare ingerenza in altri ambiti che non competono loro ma svolgono il loro lavoro al massimo e con la migliore diligenza. Sottendono al governo della Volontà di chi le comanda. Lo stesso possiamo dire per gli organi interni, il fegato, il pancreas, lo stomaco… Ogni elemento menzionato è completamente libero entro il suo ambito. Altrimenti…
La cellula “impazzisce”
Non si può parlare di un’unica malattia chiamata cancro, ma di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e distinte, che colpiscono organi e tessuti differenti, che richiedono quindi esami diagnostici e soluzioni terapeutiche particolari. Esistono però alcune proprietà e caratteristiche che accomunano tutti i tumori, e che consentono di tentare una risposta valida – almeno in linea generale – per tutte le forme della malattia. Per usare una metafora, si può dire che ad un certo punto, una cellula dell’organismo “impazzisce” – perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre – e comincia a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.
Fonte: www.airc.it
“…perde le sue proprietà e ne acquisisce altre”. Ognuno il proprio ruolo; nella coppia l’uomo deve fare l’Uomo e la donna la Donna. Devono partecipare in comunione di intenti se vogliono meritarsi di fare parte del Grande progetto di evoluzione delle Coscienze, e per fare ciò serve comprendere le Leggi che regolano le nostre condotte. Non vi è nulla di coercitivo in questo; un pianeta non si sogna di cambiare la sua orbita quando gli pare, perché metterebbe a repentaglio l’esistenza di ogni altro pianeta del sistema stellare a quale appartiene. E questo l’Universo non lo permette.
E noi chi siamo per ritenerci slegati dalle sue regole se ne facciamo parte?