Auto elettriche, cambi climatici, Greta, gretini e affini

Maurizio Blondet, devo dire, entra spesso nel segno. E, a dirla tutta, chiunque abbia un minimo di conoscenza su come si muovono le pedine sulla scacchiera, bene o male diviene preveggente sulle prossime mosse.

Quando abbiamo parlato di Greta Thunberg abbiamo puntato l’attenzione su di un particolare che ormai molti hanno messo nel cassetto mentale, se non nel cestino. In questo articolo scrivevamo:

Sta di fatto che venerdì 15, guarda caso, si terrà lo sciopero mondiale per il clima. Testimonial Super Greta Thunberg, guarda caso…

Non so perché ma credo stiano spianando la strada per una cura globale.

Ci siamo poi dimenticati, vero, dello stop ai diesel euro 3? Il loro sogno nel cassetto. Ancora non lo hanno attuato, lo hanno solo testato per vedere il livello di reazione che la popolazione avrebbe avuto nei confronti di una decisione che più assurda non poteva essere: l’effetto gregge, insomma. Ma tranquilli, sono giù pronti gli incentivi. Basta che ci impoveriamo un pochino di più per allinearci con “la salute del Pianeta” attraverso l’acquisto di una fiammante autovettura “a norma”. Come vuole Gaia.

Tratto da: https://traterraecielo.live/2019/03/14/inquinamento-e-malattie-aspettiamoci-le-cure-gia-previste/

Oggi, sul sito di Maurizio Blondet, esce questo, del quale riportiamo un estratto:

L’allarme costruito sull’emissioni di gas serra (non entriamo nel merito di quanto il trasporto urbano incida sulla produzione globale di CO2, che è solo una piccola percentuale di quello prodotto in Natura, anche solo dai vulcani, e di quanto in effetti la CO2 incida sulle temperature: Rubbia ad esempio osservava che a fronte di un aumento di CO2 le temperature non aumentavano, anzi in quel quinquennio erano scese di 0,2°, e ad oggi i livelli di CO2 sembra non stiano più neppure aumentando) induce una forte pressione normativa sulla tecnologia delle auto circolanti.

Questo crea una vera obsolescenza indotta su milioni di modelli di auto circolanti in tutto l’occidente (i Paesi in via di sviluppo non seguono con troppo zelo le politiche globaliste sul clima).

Sappiamo che i motori Diesel sono praticamente “eterni” e questo fatto, oltre all’aumento delle auto Diesel in circolazione negli ultimi anni, farebbe accorciare i cicli di crisi dell’industria automobilistica (in passato erano cicli decennali): in pratica, specie in tempi di austerity e scarsità monetaria, specie nel Vecchio Continente, si tenderebbe ad acquistare sempre meno auto, a far sopravvivere il più possibile le auto vecchie.

Questo è possibile soprattutto per i motori Diesel (mentre i benzina hanno una loro obsolescenza più corta e prevedibile). Da qui nasce la demonizzazione sistematica della tecnologia Diesel e l’introduzione di norme atte a rinnovare il parco auto circolante (da qui le varie Euro 5, Euro 6 etc.).

Questa è una vera salvezza per l’industria automobilistica, e questa salvezza viene proprio dall’allarme lanciato dai climatologi dell’ONU e non dai “negazionisti”. [Inutile dire che queste rottamazioni accelerate e forzate forzate di vecchi diesel e lo smaltimento relativo avranno dei costi ambientali notevoli. ]

C’è una secondo fronte strategico interessato alla distruzione della tecnologia Diesel: da quando la tecnologia ‘common rail’ ha reso il Diesel una soluzione adatta al trasporto individuale con alte prestazioni, le auto Diesel sono aumentate e di conseguenza il prezzo del gasolio. Tutto il sistema industriale e commerciale mondiale (e non solo il già importante settore della logistica e dei trasporti) in questo modo punterebbe alla totale esclusione del Diesel dal trasporto individuale.

Fonte: www.maurizioblondet.it

Ma quello che è più interessante, e soprattutto allarmante, è la dichiarazione del Ministro Grillo al fondo di un discorso sul clima (lo chiamano sempre meno “Global warming”, avete notato?).

Giulia Grillo ed il clima.png

Abbiamo ancora tanto da fare per tutelare il nostro Paese, il nostro pianeta e la nostra salute, ma vi assicuro che il nostro impegno è massimo!

“Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alla gente”.

Tralasciando l’ultima frase, più di rito che di reale sostanza, quello evidenziato in grassetto non vi suona più che altro come una minaccia?

6 pensieri riguardo “Auto elettriche, cambi climatici, Greta, gretini e affini

  1. interessante e molto bello anche l’intervento di Giulietto Chiesa, che rimando

    Che poi questo sia il Governo Del Cambiamento (il maiuscolo è ironico) questo ormai è assodato: di quale cambiamento si tratti, questo invece è tutto da vedersi.

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    1. Se lo facciamo passeremo come colpevoli mediatici e subito dietro Greta ci sarà un’altra Greta è ancora un’altra… Il Sistema vuole avere paladini da immolare da far passare come eroi. Se vogliamo veramente fare un’azione intelligente dobbiamo metterci nell’ottica di non andare certamente a colpire dove il Sistema stesso vorrebbe che noi andassimo

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    1. Buongiorno. Guardi, avrebbe dovuto sentire gli sproloqui di Mercalli alle conferenze, dove indica l’esagerata crescita della popolazione mondiale come colpevole o corresponsabile del riscaldamento globale. Insieme alle flatulenze degli allevamenti bovini, naturalmente (lo ha accennato lui, eh)

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