A cura di Andrea Pilati
Osservo il movimento di molti movimenti, mi piace. Sento parlare dentro di loro, incitare alla libertà, libertà per tutti, e rispetto. Ma, mi chiedo, cosa significa la parola “libertà” e come la si può associare al rispetto. Se il mio vicino esige libertà può essere che egli invada il mio spazio e mi manchi di rispetto. Già, questione di limiti… Ma allora anche la libertà va limitata. Da chi? Da cosa? Da una legge? Emanata da chi, con che criterio…
Bel guazzabuglio. Le leggi le emanano gli uomini, gli stessi che esigono libertà e rispetto. Ecco, siamo finiti in un “cul-de-sac” ovvero in un cane che si morde la coda.
Mi piacerebbe intervistare, e non è detta che un giorno lo farò, qualche esponente di qualche movimento; giammai chiamarli “partiti”, termine desueto, arcaico, che richiama coloro che partono. Il movimento invece trasmette qualcosa che cambia e, se cambia, è libero di cambiare anche idea. Ma questa è un’altra storia e andrà raccontata un’altra volta.
Libertà, libertà dunque… Ma, prima di definire meglio il termine, vediamo un esempio di libertà e a dove si arriva se non vi sono freni.

A questa “opera d’arte” la diocesi come credete che possa aver risposto?
Aspettate qualche secondo, datevi la vostra risposta e poi andate avanti…
“Il fatto che nell’opera esista un serpente – che tradizionalmente simboleggia il male – e che questo si trasformi in una transessuale potrebbe portare all’interpretazione che una transessuale sia malvagia”
Comunicato della diocesi
Il serpente è malvagio ma la/il transessuale non è malvagio, no. Non fa del male, a nessuno, nemmeno a se stesso. Stravolgere la propria creazione in nome della libertà, non è stravolgere la propria natura? Se non è chiaro il concetto consiglio di ricercare l’etimo della parola “natura”.
E ora passiamo sempre al Nord Europa, in Belgio, patria della libertà sessuale per antonomasia insieme alla libera Olanda (vedi link a fondo pagina).
Quello che segue è il testo redatto per l’educazione sessuale in ambito scolastico:


Non dubito che il lettore abbia notato l’accostamento tra la femmina di razza bianca e il maschio di colore scuro. E perché non di nazionalità armena, giapponese, russa, sudamericana…? Ma sto pensando male, come sempre… Ed è per questo che ho scritto un articolo ad hoc tempo fa. Sconsiglio vivamente alle menti sensibili di leggerlo: https://traterraecielo.live/2017/07/30/carenza-di-spermatozoi-e-gay-pride/
Il libro, in vendita QUI, è stato redatto per la consultazione ai bambini di età tra i 10 e i 12 anni. Probabilmente i Belgi sono precoci e ci si deve adattare. Viva la libertà.
E di quale libertà si parla soprattutto? Beh, dai, quella sessuale, quella ammantata da maggiore tabù alla quale si deve togliere il velo, che non se ne può più di tanto, insensato (?), pudore.
Ed ecco, siori e siore, la mappa della dilagante libertà europea, L’Italia è quasi accerchiata ma con il nuovo movimento dei pesci parlanti tutto cambierà:


E ancora, a colpi di libertà, andiamo a demolire anche il messaggio che la coppia del secolo, da poco celebrata, tali Giuseppe e Maria, avrebbe portato all’umanità per quasi duemila anni. Anche loro andavano svecchiati e modernizzati in linea con le nuove ideologie sulla parità dei sessi. Lo dice anche la fonte, il quotidiano Il Messaggero:
Secondo il Global Gender Gap Report 2020 del World Economic Forum per la parità tra uomini e donne, in tutti i settori della vita, politica compresa, la strada è ancora lunga: 99,5 anni per l’esattezza. Ancora più lunga l’attesa per la parità a livello di accesso alla partecipazione economica: ben 257 anni a livello globale.
E la sacra famiglia viene così liberamente ridotta a umana famiglia, spogliandola dell’originale messaggio della triade, forza maschile, forza femminile e sintesi neonatale. Ma va bene così…
E, siccome, come natura di questo servizio informativo, voglio terminare con una nota positiva, ecco il messaggio che mi ha dato l’ispirazione per scrivere questo articolo e che meglio descrive il concetto di “libertà”, dalle parole del ricercatore spirituale Mikhaël Omraam Aïvanhov:
Più noi avanziamo sul cammino della verità, più ci liberiamo. Dobbiamo quindi sforzarci di salire sempre più in alto. Ma la vera libertà si trova solo alla sommità, in Dio. Perciò, per l’essere umano come per qualsiasi altra creatura nell’universo, la libertà assoluta non esiste. L’unico che sia assolutamente libero è il Creatore. Nessuna creatura è totalmente libera, nemmeno gli angeli e gli arcangeli; essi sono immersi nell’anima del Signore, sono gli strumenti della Sua volontà, e dunque non sono interamente liberi. Sono liberi della libertà del Signore, ma non liberi rispetto a Lui. Solo il Signore è libero, e nella misura in cui si avvicinano al Signore, le creature sono libere della Sua libertà; diversamente non lo sono.
È quindi al livello più elevato, sul piano divino, che la parola “libertà” acquista tutto il suo significato. Quando noi facciamo la Sua volontà, Dio si manifesta in noi, ed è della Sua libertà che noi stessi siamo liberi. È la Sua presenza in noi che ci rende liberi, ed è della Sua azione libera che noi viviamo.
Fonti:
Quadro omosessuale in Svezia:https://www.artslife.com/
Follia gender in Olanda: https://traterraecielo.live/
Presepe sulla parità tra uomo e donna: https://www.ilmessaggero.it
Per approfondire consiglio di leggere, da “La prigione della libertà” di Michael Ende, il capitolo
- La prigione della libertà (Il racconto della milleundecima notte)