La Terra ci chiede di cambiare

A cura di Andrea Pilati

Oggi voglio fare un atto di presunzione e immaginarmi profeta.

Questo nuovo anno, composto da due cifre identiche, è iniziato, e continuerà, con una disperata azione e reazione del Sistema, atto ad ottenere l’imbavagliamento delle coscienze più sveglie e la raccolta, nelle sue reti, di quante più persone, addormentate o morte, possa.

Il riferimento continuerà ad essere il cambio climatico e tutto partirà da questo bivio, perché di fronte a questo tutti noi siamo. Una parte della strada porta alla direzione indicata dal Governo Oscuro, dove per “oscuro” intendo antitetico alla Luce. Lo possiamo notare, e sarà più enfatico nel tempo a venire, in quello che è la comunicazione mediatica di massa riguardante il riscaldamento globale di origine antropica. Dato che è stato appurato che, nelle persone, non c’è la sufficiente reattività alla paura, scatenata dalle notizie sulle catastrofi ambientali provocate dall’uomo, che, secondo quanto ci diranno, porterà il pianeta a un surriscaldamento tale da estinguere l’intera umanità, ci sarà un’aumento di queste informazioni e una accelerazione nella escalation del terrore, focalizzato proprio su questo argomento.

L’altra direzione dell’incrocio, diametralmente opposta alla prima, riguarda invece una visione differente di come le cose stanno. Partiamo dall’assunto che il nostro corpo è creato dalle sostanze del pianeta ed è quindi un suo prodotto. Prova ne è il fatto che a lui ritorna dopo la decomposizione delle carni. La coscienza, che il nostro corpo contiene, è il “noi stessi”, fiamma che arde e mantiene coese le cellule di questo involucro di carne affinché possa essere veicolo per l’esperienza che dobbiamo acquisire. Fiamma che deve essere alimentata dalla forza di volontà e dall’entusiasmo, veri motori della voglia di conoscere, che trasforma noi stessi in veri scienziati di noi stessi.

Detto ciò, si evince che noi dovremmo essere in simbiosi con il pianeta come il pianeta stesso è in simbiosi con l’intero universo. L’unica differenza la fa la caratteristica dell’essere umano di possedere il libero arbitrio, ossia la possibilità di scegliere quale delle due strade percorrere. Se vogliamo stare in equilibrio con il pianeta e con l’universo stesso occorre seguire i suoi dettami; il pianeta sta cambiando clima e anche noi dovremmo seguire il suo consiglio. La crescita di consapevolezza, e l’accrescimento della coscienza e del suo grado energetico, non può prescindere da un continuo cambio rivoluzionario. Ce lo dimostrano le stesse cellule del corpo che ogni 7 anni si rigenerano. Quindi ogni 7 anni abbiamo un corpo nuovo e, se fossimo veramente e pienamente svegli, ogni 7 anni dovremmo avere una coscienza rinnovata e una nuova consapevolezza dell’universo esterno ed interno a noi.

Eruzione vulcano Eyjafjallajokull, Islanda 2010
Eruzione vulcano Eyjafjallajokull, Islanda 2010

Se non comprendiamo il messaggio che il pianeta stesso ci indica di seguire, per lui non vi sarà differenza, ma per noi sì. Non è più tempo per mezze misure ma è tempo di decidere da che parte stare, decisamente e con fermezza.

Se vogliamo essere intelligenti, e comprendere veramente cosa dobbiamo fare, occorre che ampliamo il nostro modo di vedere, di intendere e di leggere i messaggi planetari ed extra planetari. Come non esiste solo la Terra, nemmeno il genere umano è la sola razza esistente. Lo dice l’assioma di Ermete Trismegisto “come sopra – così sotto, come sotto – così sopra. Come dentro – così fuori, come fuori – così dentro. Come nel grande – così nel piccolo.”. Stesso assioma confermato da Giordano Bruno, filosofo della fine del ‘500, che si è guadagnato il rogo a Roma, in Campo de’ Fiori, il 17 febbraio 1600 per le sue affermazioni un tantino contro tendenza.

E il pianeta, quindi, cosa chiede di fare? Di difendere a spada tratta la sua salute climatica scioperando da scuola, oppure ha altro da dirci? Vorrà per caso invitarci ad elevare il nostro livello di energia interna come anche lui pare fare ed il cui cambio climatico altro non pare esserne che un segnale? E se così fosse non è che, per caso, le prossime catastrofi climatiche siano invece indotte da altri esseri, che chiamarli “umani” è un azzardo? E se così fosse non è che il motivo sia quello di distrarre l’umanità e portarla a credere solo ciò che loro affermano come verità assoluta?

Prendiamo come buona la congettura sulla crescita vibrazionale: come fare allora? E, se invece non dessimo ascolto a tale consiglio, cosa ci potrebbe accadere?

Tsunami in Indonesia 26 dicembre 2004

Tutto sottostà alla legge di risonanza e di attrazione. Con gli eventi naturali, e non indotti artificialmente, quali terremoti, maremoti, uragani, alluvioni, incendi, esplosioni vulcaniche il pianeta riequilibra i propri assetti e questo lo rende a tutti gli effetti un essere vivente, per quanto gli scienziati più dogmatici non abbiano ancora compreso questo fatto come “forma di vita”. Siamo noi a trovarci nel posto giusto al momento giusto e tutto dipende da noi e non da altre variabili. Se lavoriamo correttamente con le nostre energie andremo inevitabilmente a trovarci distanti da tali eventi avversi attraendo eventi costruttivi e sottraendoci a quelli distruttivi. Al contrario interverrà anche qui la legge di attrazione e quella del contrappasso, già menzionata da Dante ne “La Divina Commedia”. Non è il caso di essere crudeli, è che la legge dell’Universo non ha occhi ma una bilancia e l’ago deve essere sempre posizionato al centro.

È molto probabile che prossimamente vi sarà un terremoto di ampie proporzioni, probabilmente in Medio Oriente e qualche vulcano in più si faccia sentire. Con tutto ciò mi auguro non vi siano morti ma auspico invece che vi sia un improvviso risveglio globale che cambi le sorti del tempo e del destino dell’umanità.

Stiamo a vedere con gli occhi ben aperti…

 

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