A cura di Andrea Pilati
Lunedì 13 febbraio, sul cielo biellese del Nord Italia occidentale, volavano aerei per ogni dove. Tutti corredati da lunga, interminabile, misteriosa scia al seguito. Tutti, nessuno escluso. Ne saranno passati almeno una trentina in cinque ore tanto da velare il cielo con il loro getto biancastro.
I telefoni sono squillati all’A.R.P.A. locale e qui, una rassicurante voce femminile dirottava presso l’istituto ISAC del C.N.R. di Bologna. E qui alcuni solerti “ricercatori” hanno tranquillizzato il chiamante in quanto “Le scie chimiche non esistono…” (leggi QUI). Ecco, tutto qui, tutto risolto. Dato per scontato come un dogma, senza analisi ma solo congetture, supposizioni e tanta presunzione.
Ma va da sé che il diavolo fa delle ottime pentole ma si scorda dei coperchi e, ahimè, sui suoi quotidiani preferiti bofonchia e redige due articoli a contorno, quasi per proteggersi e giustificarsi. Pare sia in preparazione un piano che sfocerà in qualche dichiarazione relativa all’inquinamento provocato dagli aeromobili, non voluto, certo che no, ma provocato dal progresso, ahimè ancora. Ce lo ha già predetto il veggente e lungimirante Mercalli in una sofferta quanto emozionante conferenza, pregna di speranza, tenuta in quel di Biella il 14 novembre dell’anno scorso.
Oggi invece, due articoli su Repubblica hanno fatto capolino tra le bande laterali del sito, quasi un sussurro, un messaggio sottovoce, da non disturbare le notizie “importanti”.
Uno lo trovate qui:
Questo il video:
L’altro qui:

Tengo a precisare che i debunker affermano che Flightradar 24 non è affidabile; quando vogliono loro, a quanto sembra. Di altra opinione l’ENAC, contattata dalla Questura di Biella, che invece afferma che questi programmi di monitoring dei voli hanno affidabilità. Mettetevi d’accordo, su, una buona volta.
Quindi, il giorno prima spargono in lungo e in largo su tutto il Nord Italia (vedi immagini satellitari più sotto), perché il giorno dopo fanno festa? Possiamo prenderla come ipotesi plausibile? Ma dai…

Il prossimo passo sarà l’ammissione delle aviodispersioni “per il nostro bene”?
Prese così, queste notizie sembrano semplici informazioni, notiziole di contorno, ma la mia mente contorta mi porta a pensare che nessuna notizia è puramente riempitiva come un semplice pettegolezzo, nemmeno quella della candela al profumo di vagina di Gwyneth Paltrow ( giuro! c’è anche quella, in vendita a 70€. Qui l’articolo: https://www.ilgazzettino.it/moda/gwyneth_paltrow_candela-4980538.html ).
Quindi voglio prendere il posto di Mercalli come veggente e fare un’ipotesi, quasi una scommessa sul futuro.
Vediamola così, su quello che ci vogliono indurre a pensare: se il problema è l’inquinamento, allora le scie sono un problema minore. Assodato dunque che gli aerei inquinano, non si sprecano certamente risorse per ascoltare certi folli al telefono andando ad analizzare quello che realmente gli aerei rilasciano in quota.
Tutto questo avrà una ricaduta economica sui voli low-cost poiché, agli occhi dell’opinione pubblica, faranno di tutto per ridimensionarle. Quindi questi voli diverranno più cari e verrà incentivato l’uso di vetture elettriche e mezzi “green”, termine tanto caro alla finanza. Mai sentito parlare di “green new deal”? .
Poi ci sarà una costrizione a cambiare il parco vetture degli enti pubblici, mercato grasso quello, con relativo enorme esborso di risorse; e, secondo voi, dove prenderanno queste risorse?
Dai, mi fermo qui… Il resto lo lascio all’immaginazione del lettore. Metto solo un altro tarlo: non è che la chimica aviodispersa sarà coadiuvata o sostituita da irraggiamento di radiofrequenze di quinta generazione?
“Gli incendi che bruciano nella foresta amazzonica hanno rinnovato il dibattito sulle soluzioni ai cambiamenti climatici. Bill Gates sostiene il primo esperimento ad alta quota di un approccio radicale chiamato geoingegneria solare. Ha lo scopo di imitare gli effetti di un’eruzione vulcanica gigante. Migliaia di aerei. volerebbe ad alta quota, spruzzando milioni di tonnellate di particelle in tutto il pianeta per creare un’enorme nuvola chimica che raffreddi la superficie “.
Questa nuvola chimica finanziata da Bill Gates potrebbe contribuire a fermare il riscaldamento globale!!!
Gianluca {gri}:
https://telegra.ph/Solar-Radiation-Management–Psychic-Expression-Management-01-17
https://telegra.ph/Dalle-satellitari-come-dal-basso-01-22
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Emerita stron…a. Quella nube si schermerà i raggi solari , con il terribile effetto di ridurre la reazione clorofilliana della vegetazione e di aumentare l’effetto serra creando uno strato riflettente verso l’interno.
Ma chi sono i geni che vogliono propinare simili stupidaggini pseudo scientifiche o pensano (certamente) che siamo tutti stupidi.
In realtà pare che al momento Bill Gates finanzi un simile esperimento da effettuare sul cielo di Città del Messico per verificarne il funzionamento (?). Verificare cosa? E’ sufficiente un po’ di conoscenza dell’ambiente, atmosfera , termodinamica etc. ed una simulazione può essere fatta a computer.
Mah. Veramente quando vengono pubblicate questo tipo di informazioni si resta a dir poco allibiti.
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Buongiorno Franco. Mi permetta ma non comprendo quanto afferma nel commento che ha postato. Può, per cortesia e chiarezza, spiegarsi meglio in modo da comprendere la sua posizione in merito all’oggetto dell’articolo o alla risposta di Giuliano?
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Ciao Franco,
grazie per le tue osservazioni. Tuttavia non credo di aver ben inteso il tuo pensiero in merito, quando scrivi che: “quando vengono pubblicate questo tipo di informazioni si resta a dir poco allibiti.”
Non capisco se ti riferisci a noi che abbiamo pubblicato il commento (con video) di un nostro lettore oppure alla fantasiosa proposta del Sig. Gates.
In ogni caso nel video il climatologo Alan Robock credo risponda alle tue osservazioni infatti alla domanda:
«E se la comunità globale decidesse che si debba smettere?» (smettere con l’irrorazione, ndr)
Lui risponde: «Se smetti l’irrorazione e dopo un anno, il velo nuvoloso è sparito, otterremmo un rapido riscaldamento ad un ritmo molto più veloce di quello che otterresti se non avessimo fatto Niente. Se hai eliminato i gas serra, che aggravano il riscaldamento, allora la temperatura non aumenterà e rimarrà quella che è.
Per cui, se non fermiamo l’emissione di gas serra nell’atmosfera, se non facciamo il possibile per farlo, allora non ha senso percorrere la strada della geoingegneria solare.»
Poi la commentatrice prosegue col dire che:
«Un sondaggio d’opinione del 2016 condotto dal gruppo Harvard che fa ricerche di geoingegneria sull’energia solare hanno scoperto che il 67% degli intervistati ne supporta l’uso. Uno dei motivi per cui questa tecnologia è attraente è che è economica.»
Certo non menzionano il fatto che la stragrande maggioranza della CO2 viene ridotta dalla fotosintesi delle alghe presenti in tutti i mari del mondo e il dibattito, nel video, si tiene tra scienziati che sono scettici sull’utilizzo della geoingegneria solare ma concordano tutti sul fatto che bisogna ridurre la CO2 che pare sia l’unica responsabile dell’effetto serra.
A ben vedere il tutto mi puzza di false flag, nel senso che da un lato si boccia la geoingegneria e dall’altro si esalta la lotta alla diminuzione di CO2. Dunque sostanzialmente avallando e giustificando lo status quo tenendo come buona la possibilità di usare in estrema ratio la geoingegneria solare.
Anche perché il video si conclude così:
«Dovremmo iniziare a lavorare su questo problema d’ingegneria del clima solare nel modo giusto, adesso e con la massima urgenza possibile. In modo che se vogliamo applicarlo entro un decennio, bisogna capire cosa fare (sic! n.d.r.). Questo è un vero orrore morale (ma no, ndr), specialmente in ragion del fatto che non ora stiamo facendo tutto ciò che potremmo fare per ridurre al minimo i rischi di una catastrofe climatica.
Ma gli esperti concordano sul fatto che è necessaria una maggiore consapevolezza pubblica nei confronti del solare geoingegneria (Pare che si voglia fare in modo che la questione sia accettata dall’opinione pubblica! Ma quando e come? Dopo che ti hanno detto che gli effetti dell’utilizzo prolungato di una tale tecnologia sono incerti e forse anche pericolosi e dopo che l’hanno utilizzata clandestinamente per anni, vorranno giustificarla con l’appoggio dell’opinione pubblica a causa di una futura situazione di crisi climatica ormai irrecuperabile e ci stanno già dicendo che ciò avverrà per colpa nostra! In questo caso converrai con me Franco che sono si dei geni ma del male però, ndr), perché nel giro di un paio di decenni, nel bene o nel male, ciò potrebbe far parte della soluzione aiutando a riportare il pianeta in una modalità di temperatura preindustriale.
Le prove di modellizzazione raccolte nell’ultimo decennio sono piuttosto coerenti e s’è scoperto che una moderata quantità di geoingegneria solare potrebbe significativamente ridurre molti degli impatti dei cambiamenti climatici.»
Che ne pensi? Ho inteso il tuo commento?
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