L’equilibrista

A cura di Andrea Pilati

Due parti, l’inizio e la fine, l’Alfa e l’Omega e una corda tesa tra le due. Bilanciere in mano e passo dopo passo, sempre più avanti, tenue nebbia di fronte, fiducia all’interno. Hai voluto tu iniziare il viaggio della scoperta, di cosa c’è al di là della nebbia, che tanto ti attrae; a meno che il dissipare la nebbia non sia il primo passo. Maschio, femmina, non conta, conta “il viaggio”.

Ce la farà?

“Sì” e avanza impavido

“Temo di no” e vacilla

Di sotto il nulla, e teme. Poi riprende, e ancora avanti. Meno pensieri, meno problemi… Poi i pensieri; si accorge dirigerli e non più farsi coinvolgere. Il bilanciere, a quel punto, si ferma, saldamente afferrato da mani decise, presenti.

Un gioco di equilibri in marcia avanti perché indietro non si può, non si può più. Ogni passo è un’esperienza, fatta, e portata con sé.

La testa nel cielo, i piedi alla terra e il bilanciere forma una croce con il suo baricentro nel mezzo, ben equilibrato se l’equilibrio è dentro; e stabile, se stabile la mente. Ogni distrazione è una minaccia di percorso, un dimenticarsi momentaneo di sé, un pericolo di caduta. Ma si può cadere, è contemplato; ci si afferra alla corda e si riprende. E chi perde è chi rinuncia.

Si viaggia soli, meglio in coppia, ci si aiuta; lui aiuta lei, nella stabilità, lei aiuta lui, nella direzione… A volte non è così, a volte ci si dimentica di sé, del proprio compito verso l’altro, si pretende, si prevarica e l’equilibrio si perde; e tutti e due vacillano, a volte cadono. I coraggiosi si aiutano, si rialzano e proseguono…

Lei: più instabile e irrequieta, a volte distratta, attratta dal cielo, preda d’emozioni, veloce più di lui.

Lui: più stabile, attento, ponderante, pensante; ma lento, più di lei.

L’uno compensa l’altro, attenti e veloci, ponderanti ed entusiasti. Nell’aiuto vicendevole si va avanti più spediti, sì. Come potrebbe essere altrimenti quando l’uno non è l’ostacolo dell’altra?

L’equilibrio è dentro, non fuori, come la lotta per mantenerlo; perché a volte si perde, ci distrae l’esterno, come fosse l’esterno il condizionale dell’interno, mentre altro non è che la nostra prova di stabilità. A ogni passo una prova più forte, perché più forti vogliamo arrivare, forti alla meta, sana la mente, calmo lo Spirito.

Auguriamoci prove forti e forza giusta per superarle, allenàti ad aiutarci, pronti a sostenere chi vacilla ed a chiedere sostegno quando manca. I meriti acquistano valore quando condivisi.

E il bilanciere non mente.

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