Il Dottor Di Bella ancora diffamato

A cura di Giuliano C.,

Ci risiamo con la diffamazione del MDB. Ecco cosa è accaduto oggi durante la trasmissione “TUTTA SALUTE” condotta da Michele Mirabella, un lettore ci segnala che:

Nella trasmissione “Tutta Salute” di oggi 31/03/2020 su RAI3 il Prof. Matteo Bassetti, ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Genova e socio nonché coordinatore del gruppo VACCINI dell’associazione “Patto trasversale per la scienza”, mentre discorreva su eventuali nuovi farmaci per la cura del COVID-19, ha citato il Metodo Di Bella affermando: “da Di Bella a Stamina hanno dimostrato come quando poi si fanno le ricerche in maniera corretta con un metodo scientificamente corretto, magari quello che era vero nel singolo non è vero su un gruppo di pazienti, ed è questa la ragione per cui noi oggi ci dobbiamo muovere su studi randomizzati e controllati”. Viene da chiedersi: perché citare il Metodo Di Bella la cui sperimentazione ministeriale del 1998 fu condotta, come ricorda spesso il dott. Giuseppe Di Bella, senza randomizzazione e gruppo di controllo, quando invece lo stesso Prof. Bassetti auspica che gli studi siano randomizzati e controllati? Di seguito il link alla trasmissione su Raiplay (al 10mo minuto circa) e quello alla diretta Facebook dove purtroppo c’è una fastidiosa eco (probabilmente usare una paio di auricolari per telefoni cellulare era chiedere troppo, ndr):

Ma non solo. Nello stesso giorno su Bergamo TV alla trasmissione 33, proprio mentre scrivo, si sente che anche il Dott. Moretti tira in ballo il “fallimento” del MDB mentre parlava del Covid!!! Stessa storia che si ripete:

clicca sull’immagine per guardare il servizio su Bergamo TV al minuto 28′

Sembrano tutti d’accordo!!! Prima dice che le uniche sperimentazioni giuste sono quelle con il gruppo di controllo, e poi afferma, con il conduttore annuente a lato sulla sinistra, che il Metodo Di Bella non funziona in base a uno studio rigoroso. Ma certo, così rigoroso che fu condotto senza gruppo di controllo!!!


Ma proprio non si vuol prendere neanche in considerazione che le cure possono anche essere personalizzate? O semplicemente non lo si capisce? Credo che invece comprendano benissimo, ed è per questo che non perdono occasione per diffamare la memoria del Dott. Luigi Di Bella ed il lavoro che continua a fare il figlio.

Dott. Di Bella: “I miei pazienti insultati per aver seguito la cura. Vi racconto la loro guarigione”

Il Metodo Di Bella è in imbarazzante conflitto con gli interessi di chi massifica le cure e salvaguarda non certo la salute delle persone ma l’annesso business che c’è dietro. Che pochezza da certi personaggi, infatti con un intervento fuori da ogni logica, Bassetti afferma correttamente che solo le sperimentazioni randomizzate e con gruppo di controllo hanno valore e possono stabilire qualcosa di certo. Ma poi cita il Metodo Di Bella come esempio di risultati negativi. Ma come? Proprio la sperimentazione del 1998 che ha sconfessato il metodo era stata condotta senza randomizzazione e senza gruppo di controllo!!! Dunque, com’è possibile che abbia dato risultati attendibili?

Mi risuona così strano che sia Bassetti che Moretti (40 pubblicazioni all’attivo, ndr) con laurea in medicina 110/110 possano affermare queste castronerie senza prima essersi debitamente informati. Non posso pensare altro che raccontano indottrinati la storiella che la narrazione dominate gli ha servito nel piatto, mi ricorda tanto la storia L’autismo del Dott. Wakefield leggi qui (parte 1) e qui (parte 2).

Pensate che tanti giudici usano i risultati di quella sperimentazione (senza peraltro tener conto delle numerosissime “anomalie” in essa rilevate, ndr) per giustificare il diniego al rimborso della Cura Di Bella da parte delle ASL, talvolta anche arrivando a livelli parossistici come la creazione di precedenti giurisprudenziali, come il “reato di guarigione indebita“, che andrebbero citati tra le barzellette della settimana enigmistica. Qui invece – Morire di paura e guarire dal cancro – abbiamo scritto di una guarigione molto, molto speciale.

Noi continuiamo, come molti altri divulgatori sconosciuti ai più perché oscurati dai baroni dell’informazione di massa, a proporre una visione alternativa a quella dogmaticamente imposta come unica ed assoluta verità. Così come ha già fatto Ilario Di Giovambattista che su Radio–Radio ha coraggiosamente contestato i falsari di regime interpretando il pensiero di tanti.
Ma anche Messora, con in canale di Byoblu, continua a proporre ospiti ed interviste di tutto rilievo che offrono quel punto di vista che spesso non ti aspetti anche a rischio di vedersi additare tra i pericolosi dissidenti dell’informazione:

il patto trasversale per la scienza di burioni chiede alla procura l’oscuramento di byoblu

Esposto nel quale, tra le altre cose, si definiscono come pericolose per la tranquillità pubblica affermazioni del tipo:

  • 27:57 :la VITAMINA D È INDISPENSABILE PER PROTEGGERCI E INDISPENSABILE PER IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.

In quanto “Destituite soprattutto di ogni fondamento scientifico” e poi leggiamo invece che:

  • Coronavirus, studio dell’Università di Torino: assumere più vitamina D per ridurre il rischio di contagio [fonte: La Repubblica]

Ma a prescindere da certe dichiarazioni fatte dal Dott. Montanari che possono essere o meno condivise, ho avuto la percezione che si stesse delineando più un battibecco tra prime donne che un vero invito a calmierare gli animi della popolazione italiana tutta che, come più volte evidenziato nel blog, è duramente messa alla prova dai continui messaggi terroristici provenienti dai principali media. Tuttavia questi paladini della verità che si battono i pugni in petto sono qui per noi perché:

“La missione del Patto per la scienza è chiara: difendere il cittadino dalla diffusione di atteggiamenti anti-scientifici e difendere l’onorabilità e la credibilità della comunità scientifica”.

L’epidemiologo Pier Luigi Lo Palco

Ed io ingenuo che credevo che la scienza fosse a servizio dell’umanità e che con un processo di miglioramento continuo procedesse per ipotesi e verifica di queste. Invece oggi si assistono a veri e propri proclami in stile santa inquisizione che bollano tout court la “cura Di Bella” e il dibattito sui vaccini come pseudoscienza, nonostante sia acquisito il fatto che “ogni disciplina (scientifica, ndr) ha sviluppato una sua interpretazione del metodo scientifico (in quanto, ndr): la ricerca medica, biologica, chimica, fisica, matematica, hanno necessariamente esigenze metodologiche specifiche e diverse.”

Questo suggerisce che forse il metodo scientifico di Galileo potrebbe non essere necessario e sufficiente ad applicarsi integralmente al mondo della salute umana, se non altro perché questa visione meccanicistica del corpo umano mal si adatta ad una concezione massiva delle cure ed alla mutevole realtà dei patogeni, tanto che se stimati medici, come la Dott.ssa Gismondo, osano prospettare una visione diversa dalla verità ufficialmente consolidata vengono diffidati perché le loro “argomentazioni […] potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione”.

In tutto questo marasma di dichiarazioni su come ci si dovrebbe comportare o agire, mi spiace che il Geologo Mario Tozzi di cui ho sempre stimato il lavoro ed avuto un’immagine di persona mite, disposta al dialogo se ne sia uscita con questa affermazione “non credo ci sia un solo italiano che, nel caso esistesse un vaccino contro il Covid-19, rifiuterebbe di utilizzarlo su un proprio figlio adesso” che non saprei definire se non come inqualificabile, poiché il geologo si arroga il lusso di poter prevedere cosa passi per la testa di un genitore che, non senza preoccupazioni o mancanza di responsabilità e dopo approfondite ricerche sulla letteratura scientifica, confronti con medici delle ASL sceglie in libertà e coscienza di non seguire il protocollo vaccinale! Ma oltretutto, questo virus non sta attaccando i bambini, anche se temo che qualcuno stia sbavando per dare la notizia del primo bambino affetto da covid-19.

Si lo temo perché purtroppo c’è chi strumentalizza, consapevolmente o meno, e in questo caso Tozzi che reputo(avo?) una persona intelligente mi scade non poco con queste dichiarazioni che per certi versi sono peggio delle burionate di quell’altro… persino Pregliasco ha dichiarato che vaccinarsi con l’antinfluenzale serve a poco ma almeno mitiga la paura!!! ci prendono per i fondelli e ce lo dicono senza pudore.

In linea ovviamente, ma non tanto, anche Giulia Grillo sia mai che ritorni sui suoi passi pre elettorali.

Ma a questo punto ecco qualcosa di più sensato, anche se non di scientifico, che avrebbero potuto o potrebbero ancora dirci:

Fausto Carotenuto – Coronavirus: cosa dovrebbero dirci

o almeno questo è ciò che le mie orecchie accolgono con favore. Sulla stessa linea è anche il Dott. Giulio Tarro, nominato più volte al premio Nobel, per lui la “Prima cosa da fare è staccare la spina da un’informazione ansiogena ed ipocrita

Insomma, considerando lo stato di tribunale da santa inquisizione sulle ricerche e attività scientifiche che propongono e manifestano un’opinione critica riguardo le verità ufficiali, sarebbe opportuno far sentire con sempre più pacata determinazione la nostra contrarietà a certe censure, radiazioni o obblighi sanitari. Lo sforzo civile richiede molta competenza ed anche equilibrio per contribuire al risveglio delle coscienze. Noi sosteniamo la divulgazione, invitando alla coltivazione ed allo sviluppo di un pensiero critico mantenendo sempre i piedi per terra ma senza perdere di vista il cielo.


Fonti:

L’immagine di copertina f riferimento alla sperimentazione del 1998.

Pagina Fb ufficiale del MDB

https://www.fondazionescuola.it/costruire-futuro/scienza-regole-metodo-e-etica

Approfondimenti:

Per opportuna completezza, questa è la trascrizione dell’intervento completo del Prof. Bassetti:

Quando il conduttore Michele Mirabella osserva: “Non riesco a capire come possa essere considerabile una risposta addirittura individuale ad un farmaco: questo apre un orizzonte di ricerca e anche di sperimentazione assai interessante”, il Prof. Matteo Bassetti risponde: “Il problema è: chi fa ricerca scientifica – in questi giorni ho sentito molti parlare di farmaci che probabilmente nella loro vita non hanno mai prescritto se non, probabilmente, su loro stessi – nel senso che è importante per chi fa la ricerca andare a valutare i benefici complessivi di un determinato presidio, e l’unico modo per farlo è fare degli studi randomizzati in cui si prende il farmaco A e lo si confronta o con il farmaco B o con il placebo che vuol dire niente. E’ chiaro che poi alla fine bisognerà valutare l’impatto sulla popolazione globale, che è probabilmente diverso dall’impatto sul singolo. Quindi questo è molto importante perché, come dire, lo abbiamo visto già nel passato per tante cure che sono arrivate prima alla popolazione che non ai medici, non dimentichiamoci da Di Bella a Stamina hanno dimostrato come quando poi si fanno le ricerche in maniera corretta con un metodo scientificamente corretto, magari quello che era vero nel singolo non è vero su un gruppo di pazienti, ed è questa la ragione per cui noi oggi ci dobbiamo muovere su studi randomizzati e controllati”.

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