La libertà si esercita nel mondo reale

A cura di Giuliano

Sono napolide da oltre 10 anni, ma so che nella mia città il traffico di mezzi e persone, non dovuto a ragioni di lavoro, in questi giorni è notevole come al solito e non mi sorprende affatto.
Il fatto è che a un certo punto la vitalità e la fame stessa di vita dei napoletani comincia ad andare da sola, “a fòlle” diremmo.

Non servono assemblee, raduni o proclami, agiscono per il proprio bene, inteso anche come collettività, visto che non ne possono più, sempre strafottenti ma mai incoscienti. Ho sempre contato su questo e l’hanno dimostrato non facendo precipitare una situazione già di per sé drammatica nei mesi scorsi.

Del resto le 4 giornate di Napoli furono fatte da tutta la città, in modo trasversale; uomini, donne, bambini senza distinzioni di classe e la miccia fu accesa da un’uccisione di troppo…
Fummo così la prima città in Italia a liberarsi da sola dalla tirannia dell’oppressore.

Gennarino Capuozzo di anni 11, Medaglia al Valor civile.

Nessuno è mai riuscito a ingabbiare i napoletani, mille conquistatori, mille “pacchi”. Il coprifuoco è un insulto alla dignità umana e ai giovani. Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 maggio a Mergellina, feste in strada , locali aperti, clacson a tutto spiano.

“La libertà non si chiede, La libertà la si esercita nel mondo reale.”

scarica, stampa e divulga l’Appello alla dignità
“Basta”

A nulla varranno gli aritcolacci di giornalacci prezzolati per propagandare falsità e terrore.

L’inferno è assecondare i diktat di questo governo che con la popolazione non ha più niente a che vedere e lo ha dimostrato scegliendo di ubbidire allo straniero tradendo la nostra storia e i nostri valori.

Lettura consigliata

Eccellenza, miseria e nobiltà

Una commedia in tre atti A cura di Giuliano C., Lo scorso marzo in piena crisi pandemica, l’emittente britannica così elogiava l’ospedale Cutugno di Napoli pragonandolo a un’astronave… 1° atto: l’ECCELLENZA Invece di elogiare il personale e l’altissima professionalità della sanità napoletana in TV si reagiva così: 2° atto – La MISERIA Oppure con esternazioni…

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