A cura di Andrea Pilati
Oggi parliamo di guerra, evento praticamente mai abbandonato dalla fine della seconda mondiale in poi. Si tratti di guerra fredda o calda o di “siamo in guerra contro un nemico invisibile” nel caso di un ipotetico agente patogeno sparso nel mondo intero attraverso i giornali, il risultato non cambia; la paura e la miseria d’animo risaltano sempre.
Per fornire il servizio che facciamo mi costringo a guardare le notizie riportate dai seminatori d’odio e menzogne funzionali, chiamati “editori”, quelli che utilizzano dipendenti chiamati “giornalisti” che, spesso, altro non sono che contenitori vuoti pieni di codardia, rancore e frustrazioni.
Sulle loro affermazioni non ho intenzione di commentare a parole, preferisco mostrare le immagini e riportare un testo ufficiale. I commenti li riporto più avanti:
l primo vice inviato della Russia all’ONU, Dmitriy Polyanskiy, ha indicato un rapporto falso secondo cui sarebbero stati attaccati dei civili in un ospedale di Mariupol.
In precedenza, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato “l’attacco di oggi a un ospedale di Mariupol, dove si trovano i reparti maternità e bambini”. Il Segretario Generale ha osservato che i civili pagano il prezzo più alto per una guerra che non ha nulla a che fare con loro. Ha chiesto la fine delle violenze. Polyansky ha reagito al commento del Segretario generale.
“Così nascono le fake news. Nella nostra dichiarazione del 7 marzo, abbiamo avvertito che questo ospedale era stato trasformato in una struttura militare dai radicali ucraini. È molto allarmante che le Nazioni Unite stiano distribuendo queste informazioni senza verifica”, riporta le parole di Polyansky , RIA Novosti .
Первый зампостпреда России при ООН Дмитрий Полянский указал на фейк о том, что якобы мирные граждане подверглись удару в больнице в Мариуполе.
Ранее генсек ООН Антониу Гутерреш осудил «сегодняшнее нападение на больницу в Мариуполе, где расположены родильное и детское отделения». Генсек отметил, что мирные граждане платят самую высокую цену за войну, которая не имеет к ним никакого отношения. Он призвал прекратить насилие. На комментарий генсека отреагировал Полянский.
«Так рождаются фейк-ньюс. В своем заявлении еще 7 марта мы предупреждали, что эта больница превращена радикалами в военный объект. Очень тревожно, что ООН распространяет эту информацию без проверки», – передает РИА «Новости» слова Полянского.

Vorrei porre l’attenzione sulla scritta nel rettangolo rosso; poi propongo di leggere di seguito cosa si dice dell’aviazione russa intervenuta in Siria quattro anni fa. Faccio una premessa: gli aviogetti militari Sukhoi possono essere equipaggiati con qualsiasi tipo di arma, anche di bassa precisione, ma l’articolo di Repubblica ha solo la “vaga” intenzione di passare il messaggio sulla obsoleta ferraglia militare russa, retaggio del periodo comunista. Di seguito la obsoleta ferraglia russa…
RussiaToday, 27 settembre 2018
The Su-57 is Russia’s first 5th-generation aircraft, designed to be a formidable threat to major air powers such as the US. It is normally expected to carry weapons in its internal bays, to reduce radar cross-section and avoid compromising its stealth capabilities.
Il Su-57 è il primo aereo russo di quinta generazione, progettato per essere una minaccia formidabile per le grandi potenze aeree come gli Stati Uniti. Ci si aspetta normalmente che porti armi nei suoi alloggiamenti interni, per ridurre la sezione trasversale dei radar ed evitare di compromettere le sue capacità stealth.
E per quanto riguarda la difesa aerea da terra estrapoliamo una notizia dal teatro di guerra siriano di qualche anno fa:
Protecting ‘air assets’ (protezione dei beni nell’area aerea)

Russia’s powerful radars – that reach even further than its missiles – enable it to have a detailed picture of the wider “aerial landscape”.
I potenti radar della Russia – che vanno anche più lontano dei suoi missili – le permettono di avere un quadro dettagliato del più ampio “paesaggio aereo”.
For example, they can see developing coalition air operations and can keep a close track on what the Israeli Air Force is doing.
Per esempio, possono vedere lo sviluppo delle operazioni aeree della coalizione e possono tenere sotto controllo ciò che fa l’aviazione israeliana.

Ecco, abbiamo parlato di armi e chiediamo scusa a John Lennon se per un momento non abbiamo seguito il consiglio di “Imagine”, ma era solo per chiarire quello che giornalmente ci viene proposto. Propongo di ragionare sul fatto che chi ha sviluppato una tecnologia di questo livello non può permettersi di essere carente sulla estrema precisione delle proprie armi. Mancare un obbiettivo, oltre a non indebolire l’avversario, significa soprattutto creare danno a se stessi, perchè ogni missile costa caro, molto caro, fino ad arrivare al milione di dollari.
Bene, la precisazione era doverosa perchè i stampatori di menzogne giocano sulla nostra poca memoria. Non credo che molti di noi si siano ricordati del fatto che gli Stati Uniti si fossero allarmati parecchio dopo essersi accorti che sul territorio siriano erano apparsi caccia russi, arrivati non visti dai loro costosissimi dispositivi radar.
Ci tengo a chiarire che non è mia intenzione proteggere o giustificare l’uso di armi di questo tipo; ritengo che l’arma della diplomazia sia di gran lunga più efficace ed efficente, oltre che decisamente meno vorace di risorse economiche. Ma se ci troviamo nella condizione di utilizzare sistemi bellici di questo tipo è dovuto al livello di coscienza dell’intera umanità, a quanto pare basso, molto basso.
Cosa vogliamo fare, quindi? Continuare a fare parte di questo folle teatro oppure iniziare a dirimere le questioni tra di noi e acquietare la litigiosità? Tutto ciò che crea conflitto esterno è sempre partito da un conflitto interno, nel nostro animo. Se il nostro intento è quello di ricostruire una nuova umanità occorre iniziare a conoscere i nostri nemici interni, quelli che dividono; le invidie, le comparazioni, le competizioni, le gelosie… Poi tutto sarà pace.