Le conferenze e le basse frequenze

A cura di Andrea Pilati

La sera del 6 giugno 2022 (curiosa data 6/6/2022 che, sommando i tre 2, si ottiene uno strano 666), presso l’hotel Agorà palace in Biella, si è svolta una serata incentrata su medicina, politica e legalità. Ospiti speciali il dott. Massimo Citro, in video chiamata, l’onorevole Sara Cunial e l’avvocato Edoardo Polacco. A sorpresa l’intervento dell’avvocato Nino Moriggia, piacevole intermezzo. Ottima organizzazione, sulla falsariga di “Tra menzogna e verità” del 13 ottobre 2019, da noi prodotta, mista a “Una generazione in bilico” del 12 luglio 2021, organizzata da R2020 Biella e Traterraecielo.live.

Ci siamo seduti in seconda fila, fortuna volle ci fossero due posti liberi per la mia compagna e lo scrivente, in una sala gremita oltre misura, con persone addirittura affacciate alle ampie uscite laterali che danno sul terrazzo. Forse circa 400 persone presenti…

Gli interventi del dott. Citro e dell’avvocato Polacco hanno ridipinto il quadro generale che, per chi è un poco addentro alle notizie non dette, è piuttosto scontato; un soggetto ridondante da due anni a questa parte.

Il pubblico, arringato dall’accattivante avvocato Polacco, che nel mio immaginario pareva più calato in una aula di tribunale che di fronte ad una platea, si ravvivava ad ogni stoccata, da Papa Francesco, a Anthony Fauci, dall’industria del farmaco ai templari, il tutto frammezzato da Zainz (alias Achille Zaino) che ha proposto un simpatico “abbraccia il tuo vicino” invitando tutti quanti ad abbracciare chi stava di fianco, conosciuto o meno, per tentare di riunire ciò che l’ego divide. Ma gli argomenti dell’avvocato Polacco sono quelli che, più di tutti, hanno avuto gioco facile per aizzare gli animi, già inviperiti da sospensioni, radiazioni, sanzioni… Tutto ciò ha però prodotto una sensazione di palpabile rabbia, stridente con il grido di “libertà!” proposto ad un certo punto della serata.

C’era dell’odio nell’aria, vento di vendetta; alla luce di tutto ciò, una considerazione mi sorge…

L’odio densifica l’energia sottile, trasformandola da eterica in pesante materia. Se ci si identifica nell’oggetto, lo si focalizza come qualcosa da annientare, si continua a far collassare la funzione d’onda ricreandolo continuamente… (vedere l’esperimento delle due fenditure animazione che spiega bene come funziona la fisica quantistica nella realtà che viviamo, o in ciò che crediamo sia la realtà).

Tomorrowland (2015) – scena del monitor

Vi è in “Tomorrowland”, una pellicola poco compresa, un bello spezzone che spiega in modo chiaro e semplice quello che accade VERAMENTE in queste condizioni; “Immagina…puoi!” sia nel bene che nel male. E i Signori del Male questo lo conoscono molto bene e perciò lasciano liberamente che si parli di loro, sia che lo faccia il panettiere sotto casa che l’avvocato sul palco. Questi diventeranno gli inconsapevoli amplificatori del Loro monitor (consiglio di guardare lo spezzone di Tomorrowland per comprendere cosa si intende).

Se ci si indentifica in queste situazioni, senza avere acquisito la capacità di schermarsi adeguatamente, si rischia di identificarsi nella materia legandosi con le proprie mani alle arrugginite catene della propria gabbia dorata.

Chiediamo “Libertà” ma veramente la vogliamo? Attenzione perché la Libertà è rischiosa, molto rischiosa. Significa rendersi conto di essere i diretti responsabili della situazione che viviamo, di alimentarla ogni volta che ci sintonizziamo su basse frequenze, o di cambiarla se vibriamo a frequenze più elevate.

Per essere chiari le basse frequenze sono quelle della critica, delle invidie, delle gelosie, della prevaricazione, dell’opportunismo, dell’egoismo, della pigrizia, della vendetta, dell’arroganza, della mitomania…

Ci sentiamo euforici di orgoglio? Magari arringati dal relatore del momento? Ci sentiamo “eletti”, come i Templari? Ci sentiamo qualcuno, magari i salvatori del mondo? Peccato, stiamo facendo il Loro gioco.

Joe Dispenza, chiropatico, autore di libri sul potere della auto guarigione. Vedi qui: https://www.macrolibrarsi.it/autori/_joe_dispenza.php

Se invece iniziassimo a salvare il nostro mondo, a smantellare la grave àncora della pigrizia che ci lega al fondo, se iniziassimo a demolire gli inutili blocchi imposti dalle paure che noi stessi alimentiamo e che non ci permettono di credere nei miracoli che noi stessi possiamo creare, come potremmo mai percepire la libertatoria e creatrice energia dell’entusiasmo (en – theos)? Quanti libri dobbiamo ancora leggere prima di mettere veramente in pratica quello che, da anni, millantiamo di sapere, proferendo in parole alti valori, intercalando aforismi in forma teorica?

Spesso si sente dire “faccio quello che sento” ma facciamo veramente quello che sentiamo? Perchè alle parole devono seguire i fatti…

Ci mettono a disagio queste frasi? Siamo suscettibili e permalosi? Ci urtano i rimproveri, gli appunti, le osservazioni circa le nostre mancanze? Tranquilli, è l’effetto dell’odio che vive in noi, delle sue sfaccettature, e che si nutre di quella energia che dovrebbe invece andare all’entusiasmo, degenerando invece di generare. Parliamo del cuore ma spesso agiamo di pancia, ottenendo, stranamente, l’effetto opposto, scatenando diatribe e discussioni.

La gente, il pubblico, vuole stupore, vuole un Barabba da lapidare, eccellente per sfogare i propri istinti. Ogni relatore dovrebbe rendersi conto delle energie che si muovono dentro di noi e quelle che facciamo scaturire negli altri, agendo con il solo fine di indicare la strada per ottenere la libertà, non il rafforzamento delle catene. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo sulla strada buona, per chi la vuole percorrere.


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