A cura di Andrea Pilati
Ebbene sì, siamo scesi in piazza, ieri, sabato 25 giugno! In senso pratico, non in senso metaforico. In piazza santa Marta, a Biella, si è svolto il primo caucus provinciale organizzato dal C.L.N. (Comitato di liberazione nazionale) che ha come portavoce il giurista Ugo Mattei.
Già candidato sindaco di Torino alle amministrative dell’ottobre scorso, si presenta oggi in veste di portavoce per riportare al loro giusto valore i diritti negati che la popolazione italiana sta subendo da almeno due anni.
Lo possiamo ascoltare in questa intervista che ci ha concesso ieri poco prima che il caucus iniziasse:
Caucus: Termine di origini indiane («incontro fra capi tribù»), che negli USA indica le riunioni tenute dai dirigenti di un partito per indicare candidati, stabilire programmi o fissare l’ordine dei lavori per le assemblee generali. In alcuni Stati sono i c. a scegliere i candidati di un partito alla presidenza dell’Unione (in altri Stati vige il sistema delle primarie).
Ma creare un logo, istituire un comitato, con tanto di codice fiscale, per manifestare le proprie idee, esponendosi al pubblico ludibrio, con il forte e certo rischio di vederle manipolate dalle prostitute della carta stampata, prima, e ignorate dal potere al governo, dopo, non sarà uno spreco di energie? Se poi ci si mette a congetturare sul futuro prossimo del settembre che verrà, penso sia anch’essa una forma di allarmismo che genera tensioni psicologiche, cibo eccellente per Loro. Lo abbiamo già visto questo modo di porsi, ed analizzato nell’articolo “Le conferenze e le basse frequenze“. Per essere pronti a qualcosa di minaccioso creato da Loro, verso cui difendersi, basta giocare d’anticipo, precorrere i tempi, guardando ciò che è la direzione verso la quale Loro ci vorrebbero fare andare e raggiungerla prima, ma nel nostro modo.

Usare termini come “resistenza” poi, indica l’esistenza di una forza antagonista; la si legittima, rinforza, le si dà inconsapevolmente energia creatrice per il solo fatto di considerarla. Per come porsi nei suoi confronti, invece, ricordo quello che insegna l’Aikido; sfruttare l’energia dell’avversario per rivoltarla verso lui stesso. Così ci si diverte pure…
Detto ciò non sarebbe meglio abbassare il profilo, agire senza essere notati? Se non ti vedono non ci sei, non disturbi il sonno degli altri, si è meno o per nulla attaccabili e si può agire indisturbati senza dover usare energie per contrastarli.
Così ha fatto R2020. Dopo l’ultima riunione a Bolsena le comunicazioni ai fuochi territoriali sono state proprio queste. Il logo verrà dismesso, cambiata la chat Telegram, cancellato il sito… Rimarrà la struttura dei singoli fuochi che, dopo due anni, abbiamo avuto modo di organizzare, creando vari progetti locali come quello dei “Talenti in autarchia”.
Questo estratto dal documento del direttivo R2020 chiarisce la posizione ed il pensiero:
Autonomia, indipendenza, SOVRANITÀ. L’obiettivo di R2020 è dall’origine quello di creare una rete di gruppi territoriali in grado di auto-organizzarsi e gestirsi in modo maturo ed autonomo. Ci siamo! E la vostra esperienza lo testimonia. È giunto il tempo che ciascun Fuoco o gruppi di fuochi agiscano in tal senso, senza capi bastone, bandiere o etichette. Le relazioni create vanno oltre simboli e gerarchie perché fatte di persone e valori comuni e condivisi
E questi i passi di R2020 da qui a fine anno:
- Settembre 2022: fine dell’utilizzo del Logo e del nome R2020
- Dicembre 2022: chiusura del sito R2020
In un momento in cui tutto ciò che è codificato, dalla partita iva al codice fiscale, ritengo sia di vitale importanza cercare di evitare ogni aggancio con Loro per non entrare nei Loro radar. Anzi, consiglio di dimenticarli proprio. Si vive meglio…