A cura di Andrea Pilati
Leggo sul canale Telegram di Alfa Omega Channel (https://t.me/alfaomegachannel) una notizia che risale a circa due anni fa e che mi ha dato l’occasione per la riflessione che ne seguirà:
UCCISA PER AVER COMBATTUTO CONTRO I VACCINI E BIG PHARMA
È la storia di Brandy Vaughan, ex rappresentante della multinazionale del farmaco Merk che, proprio lavorando per questa azienda spietata, comprese quanto i farmaci ed i vaccini fossero dannosi per la salute e di quante morti fossero responsabili.
Scelse così di licenziarsi e cominciare a divulgare la verità combattendo i biechi interessi di queste industrie disumane i cui unici scopi sono danaro e potere.
La Dott.ssa Vaughan era consapevole di stare rischiando la vita e fu per questo che, dai suoi social, aveva avvertito tutti i suoi amici di questo pericolo pubblicando persino un ‘decalogo’ in cui rivelava tutto quanto la riguardasse.
Nonostante ciò fu ritrovata misteriosamente priva di vita dal suo bimbo di 9 anni.
In molti l’hanno già dimenticata o addirittura non ne conoscono la storia.
Noi non la dimenticheremo mai per aver lottato affinché emergesse la verità.
Naturalmente le cause sono del tutto naturali, come sempre. Lo dice il medico legale che ha eseguito l’autopsia per conto del governo. I nostri lettori sanno benissimo di quale governo stiamo parlando.

E dopo avere letto di Brandy Vaughan, mi viene alla memoria il caso di Eva Reali, una storia del 2018, ex militante 5 stelle (e già essere lì dentro significa andare in pasto agli avvoltoi della peggiore specie). Il suo caso lo ha ricordato, anche in uno dei suoi libri, lo psicologo Andrea Tosatto che abbiamo avuto il piacere e l’onore di incontrare e ascoltare a Forlì al Naturalexpo 2023, durante la presentazione delle sue opere letterarie.
Per chi non conoscesse la storia di Eva consiglio di ascoltare l’audio con la sua voce, toccante, sapendone l’epilogo, dove dichiara esplicitamente come la piovra agisca a tutti i livelli, dal bidello (con tutto il rispetto per i bidelli) al dirigente aziendale.
La sua è una storia analoga, come tante altre, a quella del giornalista Udo Ulfkotte o del regista ventinovenne David Crowley, morto prima di dare alla luce il suo film “Gray State” sul NWO e i campi FEMA negli Stati Uniti. Consiglio, agli stomaci forti, di guardare il trailer presente nell’articolo e vedere se, per caso, si trovano similitudini con ciò che abbiamo vissuto due anni fa.
Non ho scritto queste righe con il solo scopo di fare cronaca rivangando eventi passati, ma come riflessione a ciò che il titolo consiglia.
“Abbi cura di te”, vuole essere un ricordo ad ascoltare la nostra voce interna, quella che ci indica cosa fare, dove andare, cosa dire, quando parlare, se parlare…
Coraggio contro codardia
Proviamo a pensare a Brandy, ad Eva, ad Udo, a David e a tutti i loro omologhi, e mettiamo le loro dichiarazioni, la forza di quelle parole, quella delle loro opere, il peso dei loro animi, non importa se hanno lasciato i corpi ma ciò che ci hanno lasciato, e mettiamoli sul piatto della bilancia, ponendo, sull’altro, quello dei loro antagonisti, dei loro carnefici, di coloro che li hanno derisi (vedi i vari “factcheckers” e giornalisti vari) che poi si possono equiparare agli stessi carnefici, ma di peso ancora più greve, in quanto gravati di animo subdolo, e proviamo ad immaginare da che parte penderà l’ago della bilancia.
E, fatta questa premessa, proviamo a domandarci se anche noi stiamo assolvendo al nostro compito, con intelligenza e chiarezza, e se la risposta è “sì” chiediamoci ancora se stiamo dando il meglio di noi stessi, senza risparmiarci. Proviamo a chiederci se stiamo tendendo verso un obbiettivo che è posto al di là della stessa vita terrena, quello che normalmente chiamiamo “destino”, e se, per raggiungerlo, stiamo dando il 110% di noi stessi, fiduciosi che l’Universo, ammirando tanto sforzo, ci renderà il 300%.
Ecco, forse in questa condizione, le cose inizieranno a prendere un’altra piega e ci meraviglieremo di quante energia sarà entrata in noi.
