Dalla Fiat 127 in poi

A cura di Andrea Pilati – (Immagine di testata tratta dal sito https://www.newsauto.it)

Correva l’anno 1971 e la Fiat annunciava al mondo dei motori a combustione interna l’uscita di scena della mitica 850, sostituita dalla più moderna 127.

Chi non se la ricorda? Erano gli anni in cui esistevano ancora le case automobilistiche alternative come la Autobianchi, l’Alfa Romeo, la Lancia, la Innocenti…

Erano gli anni in cui il prezzo di una utilitaria era accessibile a tutti quelli che avevano uno stipendio nella media. Ed era una autovettura di tutto rispetto per l’epoca.

Vorrei inoltre che ponessimo l’attenzione sul livello tecnologico delle autovetture; uno sguardo al passato, non poi tanto passato, ci può fare comprendere con quale velocità siamo scesi a livelli di sostenibilità al limite della sopportazione. E la stessa velocità di questi cambiamenti sono il metro del livello di accondiscendenza che la persona ha raggiunto.

Basta fare un paragone con le nuove autovetture, di analoga fascia; i dati parlano chiaro ed è impossibile non arrivare a capire quali scelte dovrebbero essere fatte per farsi meno male possibile, sprecare meno energie possibile, farsi vessare il meno possibile.

Per farlo possiamo tranquillamente fare riferimento a Wikipedia perché, in questi casi, non ci sono problemi di alterazione dei dati; non ancora, per lo meno.

Paragoniamo per esempio la Fiat 127 del 1971 di 900 cc di cilindrata con la più recente Fiat Panda, versione 2015 (data più prossima perché le successive sono state prodotte in modelli ibridi) e vediamo le cifre:

FIAT 127 DEL 1971

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_127
consumo medio circa 15 km/l

Consumi Panda ultima versione benzina – Km/L

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_Panda_(2012)

Il prezzo della Panda, modello analogo alla 127, verificato su https://www.quattroruote.it/listino/fiat/panda è di 15.600 euro.

Tenuto conto che lo stipendio medio di un operaio si attesta sulle 1.200 euro (bene che vada), la matematica della massaia ci indica che oggi, per comperare un’auto, occorrono almeno 13 mensilità.

C’è poi la questione “consumi”. Com’è possibile un tale, lento, pachidermico, avanzamento nella tecnologia, dopo cinquant’anni? I 15 km/l del 1971 agli odierni 19,6 km/l sembrano più una presa in giro che un vero e proprio progresso tecnologico. Se poi andiamo a confrontare il relativo prezzo alla pompa vediamo che nel 1971 un litro di benzina costava, attualizzata in euro di oggi, circa 1,20 euro al litro e il gasolio costava meno di 80 centesimi attuali (fonte: https://st.ilsole24ore.com).

Facciamo altri conti realistici? Dai, così vediamo quanto è grande la presa in giro e quante risorse realmente sprechiamo quando andiamo ad acquistare un’ auto nuova.

Prendiamo un costo annuale, considerando di finanziare l’auto a tasso 0 con una rata equivalente a 1/4 dello stipendio e percorrendo 15.000 km all’anno.

Fiat 127 del 1971: pagata dopo circa sei mesi di stipendio ma se la volessimo finanziare con una spesa mensile di 50.000 lire salderemo il debito dopo meno di venti mesi, meno di due anni.

Fiat Panda 2020: finanziamento di 300 euro mensili saldato dopo cinquantadue mesi, oltre quattro anni. A garanzia scaduta avremmo ancora l’auto a debito per la metà del prestito.

Costo del carburante:

Fiat 127 del 1971: 15.000 km / 15 km/l = 1000 L * 1,20 €/l = 1.200 €

Fiat Panda 2020: 15.000 km / 19,6 km/l = 765 L * 1,80 €/l = 1.377 €

Contenti del vostro ultimo acquisto, vero? Chi ha acquistato un’auto nuova credo si renda conto, ora, di quanti soldi è stato derubato. Perché così è la realtà dei fatti… inutile ragionare di inflazione, deflazione e altri incomprensibili termini creati solo per confondere la mente degli sprovveduti.

Immagine fonte: https://www.nicolaporro.it

Se poi pensiamo che l’agenda 2030 prevede l’abolizione della vendita delle auto a combustione interna entro il 2035, a favore delle auto elettriche, anch’esse a combustione interna, visto i non rari incendi autoinnescati dal litio nelle batterie, si può ben comprendere quanto verranno erosi i risparmi delle persone, specialmente degli italiani, popolo risparmiatore per tradizione, e quanti si ritroveranno, nel 2035, con un’auto nuova svalutata al punto da non valere più, ma con un debito ancora da saldare. Mi viene alla mente il prezzo delle case acquistate dieci anni fa, con un mutuo, naturalmente, e l’attuale valore post delirio sanitario mondiale… Così, per fare un esempio.

Fonte: https://www.ansa.it/ consiglio di leggere l’articolo, anche se datato, per comprendere meglio ulteriori dettagli, facendo attenzione ai termini utilizzati e alle persone coinvolte

Alla luce di questi fatti le auto usate sono sempre state la scelta migliore, in ogni caso… Una utilitaria di circa 10 anni può costare anche solo 1.500 euro; basta essere accorti nella scelta.

Ah, vi lascio con un’altra “chicca”, appena sfornata dal cappello a cilindro dei “soliti noti”:

Naturalmente tutto ciò che può essere legato alla emissione di CO2 è a serio rischio di estinzione; quindi occhio a non farvi beccare in espirazione…


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...