A cura di Andrea Pilati
Ho visto un messaggio su Telegram, ricevuto da persona fidata, dove Raffaella Regoli, la giornalista di “Fuori dal coro”, lamenta il fatto che, nonostante le sue inchieste siano la pistola fumante che dichiara responsabilità criminali, atti di genocidio (mi si permetta, visto la quantità di morti di sui si parla) perpetrati in maniera volontaria e consapevole da parte di persone con nomi e cognomi, nulla si muova a livello giudiziario.
“Bene, lo sapevamo,” mi viene da dire. Non ne faccio una colpa di ingenuità della brava e coraggiosa giornalista, ma si evidenzia una una eccessiva buonafede nei confronti di governi che da decenni sono solo la facciata di una impalcatura extra governativa, sovranazionale. E non è solo il caso di Raffaella Regoli, ma di tutti quelli che credono ancora che le cose funzionino ancora con il vecchio paradigma. Loro però ci hanno sempre detto la verità, siamo noi che non abbiamo tradotto bene le Loro parole. La chiamano “nuova normalità” e per comprendere cosa Loro intendono consiglio di dare uno sguardo a questo contributo video presente su uno dei Loro (tanti) canali:
https://www.la7.it/piazzapulita/video/che-volto-ha-la-nuova-normalita-13-01-2022-417763
Le mie personali opinioni sull’argomento che ha stupito la giornalista Regoli, invece, le ho riportate in questo video di una decina di minuti. corredate dalla proposta di soluzione che va al di là della comune visione delle cose, così come le abbiamo sempre affrontate.
Buona visione.