Riflessioni di una madre all’inizio di quest’anno scolastico

A cura di Francesca Ghioldi

Ci  risiamo si ricomincia la scuola dopo un tira e molla di ipocrisie e falsità. 

Lo “Stato mamma”, tanto preoccupato per la salute dei suoi figli, sta decidendo e attuando “linee guida” che porteranno “i suoi figli”, i nostri figli, alla rinuncia totale della libertà. 

Riflessioni o incubi, già anni addietro mi portavano ad  immaginare uno stato in cui tutto era regolamentato, misurato, proibito, e pensavo  che almeno l’aria non avrebbero potuto togliercela.

In questo preciso momento ci stanno togliendo anche l’aria, un primo respiro quando veniamo al mondo, un ultimo respiro esalato quando passiamo a miglior vita, ma in questo intervallo di tempo non possiamo vivere in apnea. Oggi lo Stato ci sta invece chiedendo questo; e noi siamo disposti a sottoporci a questa ennesima angheria?

Per quale motivo? Perché abbiamo paura di morire? E qui mi sorge spontanea un’altra riflessione: “è meglio un giorno da leoni o cento da pecora?” Ma nessuno si accorge che in  questo momento stanno stringendo il collare fino a soffocarci?

Inneggiano il rispetto nei confronti della nostra salute e quella del prossimo privandoci però della fede vietando financo lo scambio del segno di pace in chiesa!!

Ma che conferme dobbiamo ancora avere perché il nostro cervello elabori la parola ” NO”!?

Stamane ho avuto l’ennesima dimostrazione di questo delirio nell’applicare le regole, anzi, per la precisione protocolli, che l’istituto di istruzione, anzi di “distruzione”, assieme al gruppo di delinquenti del C.T.S. e del governo, ha elaborato per togliere l’aria ai nostri figli.

Sostanze chimiche tossiche che permangono nei polmoni degli operatori che provvedono alla pulizia, dei ragazzi, degli insegnanti e del personale tutto, sotto forma di “sanificanti” che di sano hanno proprio nulla, stanno entrando in tutte le scuole, dalle materne, alle scuole medie superiori, alle università…

Una moltitudine infinita di studi sta dimostrando i problemi che da sempre la chimica sintetica (NON LA Biochimica) crea nel nostro organismo, nell’ambiente, sul nostro intero pianeta.

Le riflessioni che sto esponendo sono sicura che siano dubbi che possano occupare, anche per pochi attimi, le menti dei più refrattari. È un dato di fatto che, per quanto l’uomo tenti di sostituirsi al Divino (senza averne ancora le possibilità), o a Madre Natura, attraverso la “scienza perversa” che crea cloni ad ogni piè sospinto, noi non siamo nati dal laboratorio di una multinazionale farmaceutica, ma veniamo da un processo che è il miracolo della nascita. E così, in natura, ogni essere vivente viene al mondo, ed in equilibrio con la natura stessa deve stare, se no non potrà vivere, ma sopravvivere.

Un ultima riflessione: molte delle persone che stanno gestendo la vita nostra e della nostra progenie, non hanno figli… Non vorrei pormi in una posizione giudicante ma, mio malgrado, lo devo fare. Chi non ha figli non sempre può comprendere cosa possa significare prendersi a cuore la salute dei figli altrui. A meno che non sia una persona che coltiva l’amore profondo per la vita.

Ogni mamma sa quanto è faticoso gestire la salute delle prorpie creature, tra mille dubbi e incertezze. Ogni individuo è un mondo a sé, e nessuno può imporre una norma standardizzata. La salute non può essere gestita e garantita attraverso una serie di protocolli che uniformano l’approccio terapeutico e trasformando l’ambiente scolastico in un nosocomio. Difficile credere in questo organismo governativo, che troneggia su di noi in maniera così tirannica e maldestra, e che possa essere in grado di salvaguardare la salute dei nostri figli.

No, no avete il mio appoggio

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