Adesso scegli: paura? O AMORE!

Esiste un’unica forma di contagio che si trasmette più rapidamente di un virus.
La paura.
Dan Brown

A cura di Gilbert e Giuliano

Spesso sentiamo frasi del tipo “crea il mondo che vorresti” o “sii il cambiamento che vorresti vedere” o similari. Bé tutti questi concetti potrebbero realmente esternarsi se cominciassimo con l’applicare il precetto “non fare al tuo prossimo ciò che non vorresti sia fatto a te” o, se preferite,“fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Un principio molto antico riportato anche dalle parole di un certo Gesù:

Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

Luca 6:31

Questa affermazione è contestualizzata all’insegnamento di Gesù di amare i nostri nemici.

Amare il tuo nemico, hai detto niente! Un’utopia – direte – ed in un certo senso è così, ma immaginate per un momento: se ognuno di noi amasse il proprio nemico a cominciare da quello interiore?

Cominceremmo col vedere pian piano che non si sarebbero più nemici da amare, e non essendoci più nemici scomparirebbe la sofferenza, l’odio, la rabbia… la paura.

La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza. 

Yoda

Cose troppo irreali, troppo lontane dalla realtà, direte. Ebbene, (tralasciando per ora il dettaglio che la realtà che ci circonda dovremmo crearcela da soli) facciamo qualche considerazione di tipo scientifico.

Nel cervello si trova una piccolissima ghiandola, detta pituitaria (o – più comunemente – ipofisi). L’ipofisi svolge un ruolo centrale nella reazione fisica dell’essere umano ai messaggi ricevuti.

Fonte: Wikipedia

La sua parte anteriore si chiama “Adenoipofisi“, quella posteriore si chiama “Neuroipofisi“.

L’Adenoipofisi secerne gli ormoni mestruali, l’ormone tiroideo, l’ormone della crescita, la prolattina ed il cortisolo.

La Neuroipofisi invece secerne solo due ormoni: l’ossitocina, conosciuto anche come l’ormone dell’Amore e il suo opposto, o lato oscuro se volete, la vasopressina conosciuta anche l’ormone della paura, così come anche l’adrenalina peraltro.

L’Ossitocina viene prodotta quando facciamo l’Amore (non sesso, nda), quando una madre mette al mondo una nuova vita, durante l’allattamento ecc… e viene chiamata ormone dell’Amore perché indica che si sta provando piacere, mentre la vasopressina (ormone adh), lo si intuisce dal nome, funge da antidiuretico, restringe i vasi, cioè fa trattenere liquidi.

La Neuroipofisi non può secernere questi due ormoni contemporaneamente, ma uno solo per volta.

Ora pensateci. l’Essere Umano può dunque scegliere se vivere nell’Amore, secernendo ossitocina, oppure nella paura, secernendo vasopressina, l’ormone adh.

Praticamente in questa piccola ghiandola si concretizza la nostra innata capacità di manifestare fino in fondo il nostro libero arbitrio.

E’ per questo che la TV e certi videogiochi ci stimolano sempre con programmi terrorizzanti e notizie angoscianti, che sprizzano negatività da ogni pixel.

Il “sistema” ci vuole costantemente “vaso-pressati” anche quando non servirebbe. Ecco perché ci è stata dichiarata questa guerra nell’intimo che parte dal mondo sanitario ed agroalimentare per arrivare fino a livello di DNA. Una guerra permanente, sia psicologica che materiale, per distruggere anche l’idea stessa di Amore.

Ma attenzione, quando osserviamo il mondo da uno spazio personale nel quale diciamo che “si è in ossitocina” non vuol dire illudersi, ma significa non farsi governare dalle paure del mondo ed anzi ci aiuta nello sviluppare la necessaria consapevolezza per dominarle.

Se ci pensiamo una situazione di pericolo per la propria incolumità genera un’emozione di paura che ha una durata specifica, di solito di breve durata, ma “necessaria” a mettere in atto il cosidetto comportamento di “attacco o fuga”.

Oggi invece sembrerebbe che la “paura” con cui molte persone convivono da tre anni a questa parte, la sperimentano come un’emozione ormai congenita e la loro quotidianità è pervasa di ansia e/o fobie varie, come chi gira in auto da solo con la mascherina. Questo porta più facilmente ad essere preda della paura.

Già il solo conoscere e comprendere questo “meccanismo” ci responsabilizza: noi creiamo il mondo che scegliamo.

E’ la nostra mente che genera i problemi, qualcuno direbbe che “la mente, mente”.

Ciò accade quando immaginiamo “cose”, ma senza sentire realmente il mondo che ci crconda, lo subiamo passivamente. Così la mente beffarda continua a generare pensieri e problemi proiettandoci in ciò che ancora non è accaduto.

Cadendo in questo tranello psicologico viviamo in una specie di perenne stato di ansia da anticipazione, poiché ci creiamo tutta una serie di aspettative che per lo più sono fallacemente dettate dalla nostra mente.

A questo punto spero si comprenda che tutte le reazioni fisiologiche sopra descritte, relative a paure contingenti e concrete, non si attivano vivendo in un perenne stato di ansia e paura dell’ignoto al quale il nostro organismo regisce con un generale abbassamento delle difese immunitarie, cosa che non accade quando reagiamo con consapevolezza a paure più immediate e concrete.

Per rendersi conto di questo occorre aver raggiunto una propria centratura, aver capito cosa NON si vuole per sé, occorre aver allineato la trinità dei piani dello Spirito, dell’Anima e della Materia. 

Certo che non provare mai paura vi sembrerà impossibile, ma quando la proviamo ci aiuta anche ad affinare le nostre capacità di reazione in situazioni di confusione e pericolo, se la dominiamo.

La dominiamo se impariamo a conoscerla, la dominiamo se acquisiamo la consapevolezza che essa è solo una sfaccettatura dell’Amore. Se noi guardiamo alla nostra paura con Amore allora realizzeremo che nella nostra vita la luce interiore illumina e spazza via ogni oscurità, sia interiore che esteriore!

Se osserviamo gli animali In natura non potremmo far altro che notare che essi sono sempre nell’Amore. Vivono la paura solo se sono minacciati direttamente e solo in quel momento.

Se pensate che la questione sia troppo semplice o astratta, vi dico che in realtà saremmo già predisposti all’Amore, solo che lo abbiamo dimenticato e lo ignoriamo.

Esistono molte persone che, distratte costantemente da segnali esterni non filtrati con cui vengono bombardati quotidianamente, dimenticano – spero non volutamente – di essere già “nell’Amore”, e forse a partire già dal concepimento se consideriamo l’interessante illustrazione di seguito riportata.

Le aree del cervello e le sue funzioni sono sovrapponibili a quelle di un feto nel grembo materno.

Il pensiero intenso, regolato dal lobo frontale, al cervello del bambino. Il controllo della testa, al collo del bambino. La sezione del cervello responsabile della parola, alla bocca del bambino. L'olfatto si trova nel naso del bambino. Il tronco encefalico, responsabile della respirazione, si trova nel petto del bambino. Il cervelletto, associato alla postura, equilibrio e movimento, ai piedi del bambino.

La ragione principale per cui molti non riescono a notare questa correlazione cervello-bambino risiede nel fatto che l’area dell'udito, situata più vicino alle nostre orecchie, e quella della visione, identificata nella parte posteriore del cervello, corrispondono a quelle aree del cervello dove i neuroni sono più stimolati e quindi distratti; dal suono che entra nelle orecchie e dalla luce che ti entra negli occhi e poi colpisce la parte posteriore del cranio.

Il vostro terzo occhio è collegato all’area della ghiandola pineale ovvero al cordone ombelicale del bambino.

E mentre scrivo queste parole uno youtuber, che seguo e col quale ho già sperimentato simili sincronicità, pubblica questo video:

La luce della vita illumina l’oscurità – Omega Click

…e adesso dimmi cosa scegli:
paura? O AMORE!

Foto di copertina James Chan da Pixabay

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Un pensiero riguardo “Adesso scegli: paura? O AMORE!

  1. Giorgia Sitta parla delle tematiche sopraesposte da un punto dal vista alchemico.
    Inferno e paradiso possono essere considerati la visione di adrenalina o ossitocina

    Il video è stato pubblicato il 16 gennaio 2024.
    Un’altra sincronicità? Sapete cosa vedo?
    Che si stanno oltrepassando i limiti imposti dal nostro secolare ammaestramento, è un lavoro comune, fatto con parole comuni che si sta alzando dal basso.

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