Gli sprechi funzionali

“Non sprecare energia in preoccupazioni o pensieri negativi. Tutti i problemi sono generati da noi stessi: lasciali andare.”
Bruce Lee, Pensieri che colpiscono, 2000 (postumo)


Immagine in intestazione: https://www.ilcambiamento.it/articoli/sprechialimentari

In questi giorni mi sono fatto una domanda che ritengo importante: ma com’è possibile uno spreco continuo di risorse senza che nulla accada a livello economico? Ve la siete fatta anche voi? E che risposta vi siete dati? Se, per esempio, una ditta produce più di quanto vende, e ovvio pensare che andrà in perdita e che di lì a poco dovrà chiudere per fallimento. Ecco, per tutto questo, una ideuccia me la sono fatta da tempo… Ma andiamo per ordine, verificando di quali risorse stiamo parlando.

Auto elettriche, produzione batterie

La maxi-truffa dell’auto elettrica.

LA PIU’ GRANDE TRUFFA DELLA STORIA – Ecco la batteria delle Tesla. Per produrla è necessario scavare: 12 t. di roccia per il Litio, 5 t. di minerali di Cobalto, 3 t. di minerale per il Nichel, 12 t. di minerale per il Rame.

Bisogna movimentare 250 t. di terreno per ottenere: 12 kg di Litio 13,6 kg di Nichel 22 kg di Manganese 6,8 kg di Cobalto 100 Kg di Rame 200 kg di Alluminio, Acciaio e plastica. Il Caterpillar 994A utilizzato per movimentare questa terra consuma 1000 litri di gasolio in 12 ore. Eccovi l’auto a “emissioni zero”

Non ho verificato se i dati sono corretti ma mi sono affidato al sito che più di tutti cerca di screditare qualsiasi argomento ritenuto “divergente”, ossia Butac. Il quale riporta che:

I numeri riportati sui componenti della singola batteria sono invece abbastanza corretti: la produzione di batterie al litio richiede effettivamente l’estrazione di litio, nichel, cobalto e altri materiali, più o meno nei quantitativi richiesti… (fonte: https://www.butac.it/la-piu-grande-truffa-della-storia/)

E se Butac afferma questo allora significa che i dati sono effettivi.


Sovrapproduzione alimentare e scarti alimentari G. D. O.

Un nuovo studio dell’organizzazione caritatevole londinese War On Want rileva che, nonostante il sistema alimentare globale produca più di 2,6 volte la media del fabbisogno calorico di un individuo, 2,3 miliardi di persone non hanno un accesso sicuro a cibo sano e nutriente. Come si spiega questa contraddizione criminale?

Secondo il rapporto dell’organizzazione, il sistema alimentare globale produce 6000 calorie al giorno per persona sulla Terra. È 2,6 volte più del bisogno medio di un adulto. (Fonte: https://rivoluzione.red/23-miliardi-di-persone-soffrono-la-fame-nonostante-la-sovrapproduzione-globale-di-cibo/)

Quindi spiegatemi: ci stanno dicendo in ogni lingua che siamo troppi su questo pianeta, che Malthus aveva ragione, ma, nonostante tutto produciamo più di quanti siamo. C’è qualcosa che non torna…

Per quanto riguarda la tanto menzionata e affezionata G.D.O. (Grande distribuzione Organizzata, i super e iper mercati, per intenderci), gli sprechi alimentari sono decisamente consistenti, molti di più di quelli prodotti da un produttore di frutta e verdura. Anche perché, quest’ultimo, utilizza l’invenduto per trasformarlo in compost, che a sua volta nutrirà nuovamente il terreno, ritrasformandosi in cibo.

Su questi sprechi si pronuncia il sito “Italia a tavola”, con questo articolo del 2018:

Mentre questa indagine, presente nel pdf collegato nella fonte citata, riporta dati più precisi, e ritengo siano piuttosto impressionanti:

Risultati
La quantità di prodotti alimentari sprecai presso ciascuno dei punti vendita coinvolti nell’indagine
è stata rapportata alla dimensione dei punti vendita stessi, in modo da ottenere un dato
comparabile tra le diverse tipologie di negozi, e generalizzabile su scala nazionale. In media, con
riferimento all’anno 2016, sono stati registrati 18,7 kg/anno di spreco per metro quadro di
superficie di vendita dei super e ipermercati. Generalizzando questo dato su scala nazionale, in
base alla superficie occupata dai punti vendita della grande distribuzione, si può quindi stimare lo
spreco nei super e ipermercati italiani come 220.000 tonnellate/anno (±90.000 tonnellate).
(Fonte: https://www.sprecozero.it/wp-content/uploads/2020/07/Report-AR4-GDO.pdf)


Spese militari nel mondo

E come ciliegina sulla torta non potevano mancare le tanto amate armi, riprendendo l’affermazione dell’ex ministro Mauro “E’ pensabile ed è possibile, se amiamo la pace e vogliamo amare la pace, in alcune circostanze, armare le ragioni della pace?” (Ministro Mauro in Parlamento, 26 giugno 2013).”

Costi pazzeschi, contabilità senza fondo e senza chiari giustificativi, hanno innalzato gli esborsi raggiungendo cifre esorbitanti. Colpa (colpa?) la recente guerra in Ucraina. Nel grafico qui sotto si può vedere l’andamento degli investimenti in armi, in continua crescita.

Ma non basta. Perché mai sprecare armamenti costosissimi per situazioni come quella qui sotto?

E l’affermazione circa il “tilt” della difesa USA non sta in piedi ed entra a calci in questo contesto. Mi pare decisamente irragionevole che un organismo come la Difesa USA sia così sprovveduto e facilmente preda di azioni istintuali mosse da fragile emotività.


Il buco nero del Pentagono

E già che siamo in ambito militare, vogliamo parlare del Pentagono?

Il risultato non è una sorpresa, secondo Defense News dal momento che “le attività del Dipartimento della Difesa sono vaste e decentralizzate, ammontano a 3,8 trilioni di dollari a cui si aggiungono 4 trilioni di dollari di passività. Questi si trovano in tutti i 50 stati e in oltre 4.500 siti in tutto il mondo”. (Fonte: https://www.startmag.it/innovazione/che-succede-ai-conti-del-pentagono/)

Avete letto anche voi? Per il sesto anno consecutivo i conti del Pentagono non tornano. Strano… Vale la pena ricordare chi volle il Pentagono, quello in Italia intendo, (vedi link a “La caduta degli arconti“) e il presunto legame con quello statunitense. Un altro piccolo tassello nella storia per comprendere l’attualità.


Bene, ora facciamoci due domande… Perché mai si concedono così tanti sprechi, si permette che questi siano reiterati nel tempo, e continuino a crescere giorno dopo giorno? Come scritto all’inizio, una idea me la sono fatta… Ma ora tocca al lettore. Tu cosa ne pensi di quanto scritto sopra?


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