Quando Auriti denunciava Banca d’Italia

A cura di Giuliano C.,

Ieri è stata la festa delle donne. Oggi 9 marzo non lo è più. Festa passata e finita? Spero di no perché Ricordare che le donne sono purtroppo ancora oggi (sic!) oggetto di insensate quanto abominevoli discriminazioni è sicuramente importante ma ventotto anni fa accadeva anche qualcos’altro molto, molto importante.
Giacinto Auriti denunciava l’allora governatore della Banca d’Italia, Carlo Azzeglio Ciampi, per truffa, falso in bilancio, associazione a delinquere, usura e istigazione al suicidio.

Dopo quasi 30 anni la voce di Auriti si fa sentire ancora forte – la durata del video è di 1:11

Le persone tendono a dimenticare velocemente certe cose o peggio non ne è MAI venuta a conoscenza per cui semplicemente certi fatti, personaggi e accadimenti non esistono nella loro realtà.

Il mondo che ci circonda allora è il risultato di una realtà che ci viene posta dinanzi agli occhi come frutto «di una neurostimolazione interattiva che noi chiamiamo…» va beh sto divagando, o no?

Il punto è che inconsapevolmente siamo manipolati nelle nostre idee, decisioni e comportamenti e non ne siamo consapevoli. Tra crack bancari e micro-pandemie (una pandemia non può essere micro, è una contraddizione in termini) o pseudo tali è dal 2007 che siamo in crisi.

Siamo (?). Non direi.

Piuttosto è il sistema bancario che è in crisi. Ha sbagliato, il liberismo sfrenato è fallace. Hanno scambiato gli esseri umani per asset da gestire e hanno miserabilmente fallito.

La crisi finanziaria e la grande recessione: origini e politiche economiche adottate
(Lectio magistalis del Prof. F. Sdogati)

Internet è meravigliosa da questo punto di vista, le aule di un Ateneo sono aperte a tutti ma alla fine ci entrano solo quei pochi fortunati studenti che hanno la fortuna di avere dei genitori che gli pagano la possibilità di sostenere degli esami coi quali prendersi una “Laura” (Totò docet). Ma c’è, di tanto in tanto, anche qualche sporadico temerario, che per amore della conoscenza e dalla salute del suo intelletto, va ad ascoltare una lezione su un argomento che gli piace. Perché pensate, ascoltare una lezione di un Prof. universitario è gratis!

Per cui per afferrare ciò che ho detto in merito al sistema bancario, invito tutti a guardare la lezione del Prof. Sdogati per intero. Anche se avete la quinta elementare o nemmeno quella, concedetevi poco meno di due ore e fate finta di essere all’università.

Ora che avete visto e ascoltato la lezione, come bravi studenti chiediamoci:

  1. Le banche hanno preso coscienza di ciò? SI, ovviamente.
  2. Hanno chiesto scusa e posto le basi per un rinnovamento? Ovviamente NO.

Questo perché:

«i grandi banchieri centrali stanno cercando di introdurre un nuovo sistema che però non è ancora pronto. Siamo quindi in un periodo di grandi cambiamenti e incertezza in cui i grandi banchieri stanno cercando di mantenere il sistema del dollaro. Allo stesso tempo stanno cercando di accelerare l’introduzione del nuovo sistema, cercando però di fare in modo che nessuno capisca esattamente cosa sta succedendo.»

CATHERINE AUSTIN FITTS
Già amministratore delegato e membro del consiglio di amministrazione
della banca d’investimento di Wall Street Dillon, Read & Co. Inc.

Insomma questa signora è un banchiere di investimento e sa di cosa parla e illustra a chiare lettere cosa sta accadendo e perché. Tanto è vero che non fa altro che esporre in modo chiaro netto e drammaticamente semplice tutto quanto noi altri stiamo raccontando già da marzo dell’anno scorso.

Ecco un importante passaggio dell’intervista (si ringrazia il sito di Valdo Vaccaro per la traduzione):

“Il nuovo sistema coinvolge diversi settori ed industrie, e lo descrivo come la fine delle valute. Non è che stiamo introducendo una nuova valuta, stiamo essenzialmente introducendo un nuovo sistema di transazione che sarà tutto digitale ed essenzialmente farà sparire le valute come le conosciamo oggigiorno.

La sfida per loro ora è come commercializzare un sistema che se venisse capito dalla gente, nessuno poi lo accetterebbe. E ovviamente il modo per farlo è con una crisi sanitaria.

Intervistatore – E perché una crisi sanitaria rappresenta un modo efficace?

Perché generalmente, se un piccolo gruppo di persone vuole controllare la massa, la domanda è come condurre tutte le pecore al macello senza che se ne accorgano e facciano resistenza. Il perfetto escamotage sono i nemici invisibili. Abbiamo avuto quindi la guerra al terrorismo con i terroristi invisibili, e adesso abbiamo un virus, perfetto perché è invisibile e non puoi provare che non esiste, perché è appunto invisibile. Quindi i nemici invisibili sono sempre i preferiti, in particolare se spaventano le persone, che sentiranno così di aver bisogno del governo per proteggerle dal nemico invisibile.

La seconda tattica molto efficace è il dividi et impera, ovvero mettere gli uomini e le donne l’uno contro l’altro, i bianchi e i neri l’uno contro l’altro etc etc, e in questo i media giocano un ruolo molto importante.

Puoi quindi impedire alle persone di riunirsi, puoi impedire alle persone di organizzarsi, puoi impedire alle persone di incontrarsi e parlare di quello che sta succedendo e così via, e con il tracciamento puoi anche controllare chi sta parlando con chi. Se riesci a convincerli a svolgere il loro lavoro e la loro istruzione online, puoi letteralmente ascoltare tutto ciò che dicono. In questo modo puoi istituire un livello di sorveglianza straordinario, tutto in nome della teoria secondo cui ti stanno proteggendo da un virus invisibile.”

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In estrema sintesi possiamo dire che la loro immediata risposta alle crisi bancarie è scaricare le colpe sui popoli che sono stati troppo spendaccioni e poco rigorosi nel saldare i loro debiti. Per cui a volte ci vengono dati dei segnali, sotto forma di minacce più o meno velate cui la gente non fa attenzione, come quelli dell’immagine di copertina.

Solo a fine dicembre dell’anno scorso ci rendevano edotti che:

“Le nuove regole inoltre stabiliscono, che dopo tre mesi di mancati pagamenti da soli 100 euro, la banca deve segnalare il cliente alla centrale rischi e classificare tutta la sua esposizione come “crediti malati”.

In tal modo da gennaio – spiega il Centro studi di Unimpresa – chi ha il conto corrente “scoperto” corre il rischio di risultare immediatamente “moroso” nei confronti di vari soggetti, dalle finanziarie all’Inps, dai dipendenti alle aziende cosiddette utility (energia, gas, acqua, telefono).”

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Per cui teniamoci pronti ché la covid è solo l’inizio. Il prossimo obiettivo sarà eliminare la proprietà privata in cambio della cessione dei nostri diritti in nome della sicurezza collettiva e di quattro spiccioli che chiameranno reddito universale o qualcosa di simile. Ne abbiamo già scritto qui

Benvenuti nella vostra sterile nuova normalità (parte I)

La verità invita, non impone mai Shantidev Premessa.Poiché andiamo sempre di corsa, anche se, a quanto pare, siamo di nuovo agli arresti domiciliari, consiglio di salvare questo post e la successiva seconda parte. Per chi volesse non solo leggerlo tutto ma anche guardare i contributi video inseriti che sono parte integrante dello stesso. Grazie A…

Benvenuti nella vostra sterile nuova normalità… (parte II)

“Il grande nemico della verità molto spesso non è la menzogna, deliberata, artificiosa e disonesta ma il mito, persistente, persuasivo e irrealistico. Troppo spesso ci atteniamo ai cliché dei nostri antenati. Sottoponiamo tutti i fatti a una serie di interpretazioni prefabbricate. Ci godiamo il conforto dell’opinione senza il disagio del pensiero.” John Fitzgerald Kennedy Segue:Benvenuti…

fonti:
https://www.valdovaccaro.com/intervista-a-catherine-austin-fitts-planet-lockdown/
https://rumble.com/vcjmpq-scoop-intervista-a-catherine-austin-fitts-planet-lockdown-in-italiano.html
https://www.maurizioblondet.it/i-miliardari-sferrano-lattacco-alla-proprieta-privata/

2 pensieri riguardo “Quando Auriti denunciava Banca d’Italia

    1. Caro Jure,
      sai come si dice, conosci il tuo nemico…

      Altrimenti sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia come gli str…uzzi!

      In ogni caso, non so se hai ascoltato la lezione per intero ma Il Prof. Sdogati illustra la genesi della crisi finanziaria evidenziando proprio le debolezze del sistema neoliberista, a meno ché non abbia preso un abbaglio mostruoso!

      E poi spiega molto bene come funziona il sistema a debito applicato dal sistema bancario che non tutti conoscono.

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